VERITY DI COLLEN HOOVER

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Verity.
Autrice: Colleen Hoover.
Genere: Thriller psicologico.
Pagine: 320.
Editore: Sperling & Kupfer – 17 ottobre 2023.
Formati disponibili:Kindle 9,99€/ Cartaceo 17,00€.
Trama:

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Lowen Ashleigh è una scrittrice sull’orlo della bancarotta quando riceve l’offerta di lavoro della vita: Jeremy, il marito dell’autrice bestseller Verity Crawford, la vuole assumere perché completi la serie crime di successo della moglie, costretta a letto, in coma, dopo un terribile incidente d’auto. Lowen accetta e si trasferisce in casa dei Crawford, pronta a fare ordine tra gli appunti e le bozze di Verity, nella speranza di trovare materiale sufficiente per continuare a scrivere. Quello che però non si aspetta di scovare, in quell’ufficio disordinato, è un’autobiografia non conclusa che l’autrice ha nascosto, da cui, pagina dopo pagina, emergono agghiaccianti rivelazioni , come il racconto della notte che ha cambiato per sempre le sorti di quella famiglia. Lowen decide di mantenere Jeremy all’oscuro del manoscritto, sapendo che quello che contiene potrebbe ferirlo. Ma quando i sentimenti per lui cominciano a farsi forti , si rende conto che le cose potrebbero essere diverse se lui leggesse quelle parole. Dopo tutto, non importa quanto Jeremy sia devoto alla moglie, una verità così terribile può solo rendergli impossibile continuare ad amarla…

Giudizio:

“Qui, sono invisibile. Non ho importanza. Manhattan è troppo affollata per interessarsi a me e io la amo per questo”. Lowen Ashleigh è una “anomala” scrittrice di romanzi thriller, non è mai soddisfatta di ciò che scrive, come non ha mai aspirato alla fama o di finire sotto i riflettori. Non è alla ricerca dei quindici minuti di notorietà, ma solo di uno stipendio che le consenta di sopravvivere e soprattutto di evitare lo sfratto, che pende sulla sua testa come una minacciosa spada di Damocle. Quando ha deciso di trasferirsi a New York, ha sperato di confondersi e di risultare invisibile, ma la sua corazza di durezza non è purtroppo totalmente inscalfibile. Lowen convive con un perenne senso di colpa e di inadeguatezza, che le ha trasmesso sua madre, quella madre “terrorizzata” dai suoi disturbi di sonnambulismo, che ha per questo preferito creare tra loro una distanza di sicurezza, mai valicata o mai colmata. Neppure in punto di morte! “Una solitaria. Pochi amici e poca vita sociale”. Lowen Ashleigh non si sente per nulla simile alle eroine dei suoi romanzi, bensì una sorta di complicato puzzle che nessuno è mai stato disposto a risolvere. La sua esistenza sta per subire un inaspettato scossone, quando il suo agente letterario e la Pantem Press la informano di una allettante proposta lavorativa, un’offerta che potrebbe risollevare le sue sorti economiche. Jeremy , il marito di Verity Crawford , la talentuosa scrittrice di una serie di successo rimasta incompiuta, ha scelto lei per portare a termine gli ultimi tre romanzi di sua moglie, impossibilitata a farlo a causa degli invalidanti danni riportati a seguito di un terribile incidente d’auto. Lowen avverte un tuffo al cuore quando sente la cifra del suo compenso, ma questo affonda un secondo dopo nel momento in cui elabora l’enormità di ciò che vi è sul piatto. Lei non crede di essere all’altezza di una scrittrice così “maledettamente brava”, non è abituata a stare sotto i riflettori o a interagire con il pubblico, e soprattutto quell’uomo con il quale ha avvertito una immediata e inspiegabile connessione la mette a disagio, facendola sentire in stato di allerta. Nonostante le sue iniziali remore, non può però permettersi di rinunciare a una tale occasione e pertanto accetta di lavorare al progetto dietro pseudonimo. Non può minimamente immaginare quanto questa sua decisione cambierà radicalmente il corso della sua esistenza, facendole intraprendere un percorso mentale e decisionale senza possibili vie di fuga. Il ritrovamento di un’autobiografia inedita di Verity e la lettura del suo contenuto paiono scoperchiare un inquietante vaso di Pandora, che Lowen fatica a gestire per via dei contrastanti sentimenti che prova man mano che quelle pagine “agghiaccianti” scorrono veloci sotto i suoi occhi. Quella lettura che doveva solo esserle d’aiuto per conoscere meglio la mente di Verity diventa ben presto un alibi sempre più inconsistente. Perché la catapulta invece nelle dolorose vicende di una famiglia, definita di “cronici”, ovvero perseguitata da eventi tragici, nonché le da modo di avventurarsi tra i contorti meandri della mente di una donna che con quel manoscritto pare abbia voluto svelare il suo vero volto e sollevare lo strato di protezione intorno alla sua anima. Il contenuto di quel manoscritto getta un’ombra oscura su Verity , una verità che se lei facesse venire alla luce , forse cambierebbe tante cose in quella casa in cui continua ad aleggiare la sua presenza, tenendo a sé prigioniero un marito che pare prendersi cura ormai “di un guscio d’uovo senza tuorlo”. Un uomo “non disponibile ” verso cui lei sente purtroppo un”attrazione e che solo lei potrebbe liberare dalla sua prigionia, se solo decidesse di tirare fuori la verità “da quel mucchio di cose sotto cui l’ha coperta”. E poi , quale spiegazione dare a quegli strani ed inquietanti eventi di cui lei è testimone? Sono frutto di una distorta e condizionata visione della realtà? O quale spiegazione dare a quel senso di terrore che Verity le trasmette , nonostante la sua immobilità? Indubbiamente Verity è una maestra della manipolazione, ma “quale verità ha manipolato”? Lowen si ritroverà a dover scendere a dei compromessi con la sua coscienza e con il suo cuore, ma sarà in grado di esorcizzare, una volta per tutte, la ossessiva presenza di Verity nella sua vita? E soprattutto dove risiederà davvero la verità? Con questo thriller psicologico, Colleen Hoover si è allontanata dalla sua abituale comfort zone, pur conservando il suo tratto distintivo, ovvero una scrittura incisiva , impeccabile e coinvolgente. Un senso crescente di angoscia, misto ad una insaziabile curiosità, ha accompagnato tutta la lettura, che è stato solo in parte lenito a causa di un finale “sospeso” , a mio avviso, troppo affrettato e al limite del surreale. Nonostante qualche riserva razionale, l’ho letteralmente divorato!!

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️

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