Ed eccoci con Anna Maria che ci racconterà una nuova storia…
Titolo: La vertigine che ho di te ( Collana Literary Romance).
Autrice: Gina Laddaga.
Genere:Romance.
Pagine: 174.
Edito: PubMe, 1 giugno 2020.
Formati disponibili: Kindle 2,99€
Kindle Unlimited 0,00€
Cartaceo copertina flessibile 10,44€.
Trama:

Davide Marchesi era perfetto. All’apparenza. Era il ragazzo giusto. Per gli altri. Davide Marchesi era il demonio, ma Leda lo capì troppo tardi. Leda è una tranquilla ragazza di Firenze. Era solare, allegra e spensierata prima di incontrare Davide. Ora è introversa , diffidente verso gli altri e sempre tesa per paura che lui possa tornare, perché è solo grazie all’intervento del fratello che, accorso in suo aiuto dopo l’ennesima aggressione di Davide, si è scampata la tragedia. Per Leda tornerà mai la normalità? Potrà fidarsi nuovamente di un uomo? L’ incontro con Sebastiano sembra aprire un varco di speranza nel suo cuore ferito. Perché i segni dell’anima sono più difficili da rimarginare di quelli fisici.
Giudizio:

Quando un oggetto fragile e prezioso cade rovinosamente per terra si può frantumare in tanti pezzi o crearsi delle crepe visibili. Rompendosi l’oggetto può però diventare ancora più prezioso grazie proprio a quelle linee di frattura. Grazie alle sue cicatrici. L’ arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle proprie cicatrici è la lezione metaforica insita in un’antica arte giapponese: il kintsugi. Con questa particolare tecnica di riempire con l’ oro o con altro materiale prezioso le crepe createsi si dà vita ad un nuovo oggetto. La cosa importante è avere cura e pazienza. Ed è proprio questo il compito che viene affidato a Sebastiano, istruttore di autodifesa e volontario della Croce Rossa. Lui ha il compito di cercare con dolcezza e pazienza di lenire le cicatrici dell’anima della sua Leda. Non sarà facile per lui riuscire ad abbattere l’ alto muro dietro cui si è nascosta Leda, una giovane donna impaurita, disillusa e ferita. Non sarà semplice conquistare la sua fiducia e insinuarsi nel suo cuore che ha smesso da un po’di provare emozioni. Leda è un guscio vuoto. Dopo una terribile notte che ha irrimediabilmente cambiato la sua vita, Leda ha smesso di vivere, ma si limita a sopravvivere convivendo coi suoi incubi e coi suoi sensi di colpa. Leda rappresenta purtroppo una delle tante vittime della violenza più subdola e più atroce, quella perpetrata da chi invece di amarti e rispettarti, preferisce umiliarti, ferirti e annullarti come persona. “L’ aveva marchiata in maniera invisibile, ma permanente.” Questo aveva fatto colui che invece di rivestire il ruolo di principe azzurro, si è rivelato un principe oscuro capace di annullare la sua volontà, facendole nonostante tutto continuare ad elemosinare il suo amore. Questo è ciò che fa quel sentimento malato, far sentire la vittima caduta nella sua trappola: sporca, indegna, inferiore. Paura. Vergogna. Rimorso. Ecco gli strascichi emotivi con cui deve convivere Leda. Per fortuna nella sua vita ha accanto a sé un’amica speciale: Marta che vuole riavere la “sua” Leda, vuole che lei ritorni ad essere “osa” come un tempo, desidera che faccia entrare nella sua vita un barlume di luce, speranza e amore. E chi meglio del bell’ istruttore? Ma come reagirà Leda? ” Sono sulle montagne russe nel momento prima della folle discesa.” Ecco cosa le fa provare Sebastiano: delle vertigini meravigliose e una ritrovata voglia di tornare a vivere, a sorridere e a riprovare ad amare. Sebastiano ha la capacità di rispettare i suoi silenzi, di attendere pazientemente i suoi tempi e soprattutto ha, anche lui, il desiderio di far riemergere la sua Leda dal buio in cui è sprofondata.

Quale materiale più prezioso, se non l’ Amore ha il potere di lenire, guarire e rimarginare le ferite più profonde e più dolorose, quelle dell’ anima. Gina Laddaga ha affrontato un tema tosto, quello della violenza sulle donne e lo ha fatto in punta di piedi descrivendo tutti i diversi step emotivi affrontati dalla sua protagonista. Rassegnazione. Sopportazione. Codardia. Rifiuto. Paura. Emozione. Un percorso difficile e tortuoso prima di giungere alla Rinascita. Ho apprezzato anche l’attenzione dedicata ai personaggi secondari, come Marta e Dema, anch’essi con personalità interessanti e complesse. Un romanzo davvero profondo dove assisteremo, pagina dopo pagina, al rifiorire di una donna che qualcuno ha provato ad annientare fisicamente e psicologicamente, ma lei, grazie all’ amore vero e ad una ritrovata forza, è tornata a non abbassare più lo sguardo davanti a niente e nessuno, consapevole del suo valore. Bella lettura!

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️