Iniziamo la settimana con la compagnia di Anna Maria.
Titolo: Disincanto ( Collana Literary Romance). Autore: Matteo Zanini.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 170.
Edito: PubMe , 17 maggio 2020.
Formati disponibili: Kindle 2,99€
Cartaceo copertina flessibile 9,90€.
Trama:

In seguito ad un trasferimento inatteso , la famiglia Hardy si stabilisce nel Rebshire- a Shawton- vecchia residenza paterna, disabitata da molti anni. Chi risente maggiormente di questo spostamento è Margaret, secondogenita dall’animo artistico che sogna di vivere della propria penna. La sua creatività è messa alla prova da alcuni cupi pensieri e dalla sfiducia verso quella che diventa la sua nuova quotidianità: Margaret è infatti costretta a interagire con un vicinato insoddisfacente e pettegolo, ben lontano dalla sua indole. Per sfuggirvi si dedica a solitarie passeggiate ed elucubrazioni silenziose. È proprio durante una di queste immersioni nella natura che trova un cofanetto contenente una lettera mai aperta e destinata ad un certo Albert. Il desiderio di scoprire la verità , unito ad un ridestato slancio creativo , spinge la giovane a nuovi incontri e all’azzardo di un’ipotesi scioccante quanto romantica sull’ identità di chi ha vergato la misteriosa missiva….
Giudizio:

Elegante. Raffinato. Delicato. Questi gli unici aggettivi per definire lo stile di Matteo Zanini il quale, con le sue descrizioni accurate dei luoghi, degli ambienti e delle consuetudini sociali è riuscito a catapultarmi nelle piovose e silenziose campagne inglesi. Ha realizzato dei meravigliosi e minuziosi quadri di una società, quella vittoriana, e di una benestante famiglia, quella degli Hardy, dove l’ossequio delle convenzioni sociali, del prestigio e delle vanità frivole e superficiali regnano sovrane. Ed è in questo quadro,un po’ impolverato, che va ad inserirsi la figura della giovane Margaret Hardy, una fanciulla che, pur sforzandosi di essere ligia alle ferree quanto insulse regole del ton, custodisce in sé un’anima sognatrice e romantica: “desiderava vivere della propria penna”, coltiva il grande desiderio di diventare come la sua eroina letteraria, Minerva Olson. “Sono un sepolcro di me stessa, lo scrigno arrugginito senza chiave, lo specchio ossidato che non riflette più nulla di nuovo”. Ecco come si sente la nostra protagonista, con velleità di scrittrice e alle prese invece con il tanto temuto “blocco” della creatività. Quelle pagine prima imbrattate da inchiostro ora restano spaventosamente bianche e quei personaggi coi quali era solita chiacchierare ed interagire, sembrano avere perso l’uso della parola e non aver più nulla da comunicarle. Prigioniera della sua stessa storia. Svuotata e disorientata dall’inspiegabile silenzio emotivo che alberga nella sua mente e nel suo animo. In guerra con la sua penna improvvisamente pigra e muta. Queste le sensazioni che meglio connotano l’animo di Margaret , reso ancora più inquieto dal repentino e inaspettato trasferimento della sua famiglia nel Rebshire, luogo di origine del pastore Hardy. Lasciare Crowborough , significa per Margaret abbandonare non solo i luoghi della sua infanzia felice, ma anche separarsi dalle sue amiche del cuore Amy e Arabella, per trasferirsi in un luogo che, per quanto affascinante e misterioso, significa per lei comunque perdere le sue certezze e le sue confortevoli abitudini. Il ritrovamento del tutto fortuito, in un cofanetto abbandonato, di una struggente lettera d’amore, risalente a 25 anni prima, fa nuovamente nascere nella nostra Margaret quella curiosità e immaginazione che parevano averla abbandonata. Il cercare informazioni, non sempre in modo discreto e consono per una fanciulla del suo rango, le permette comunque di immergersi in una storia che vede, come protagonisti, due amanti infelici e che aspettava , forse, proprio l’arrivo di un’ aspirante scrittrice dall’animo curioso ma sensibile, per essere portata alla luce col giusto e appropriato ” disincanto”. ” Il valore di una seconda occasione è inestimabile. Non sempre la vita ci concede un simile vantaggio. Il più delle volte un marchio impresso, anche per errore, resta indelebile”. E Margaret cerca , a modo suo, nonostante la sua inesperienza, ma armata del suo grande amore per la scrittura, di dare voce e vita ad una storia mai dimenticata e ancora viva nei ricordi di qualcuno. Ho amato alla follia la protagonista di questo romanzo. Ho adorato ogni sfumatura della sua personalità , così ben delineata dall’autore da sembrarmi addirittura reale. Caparbia. Sognatrice. Ingenua. Sagace. Questi gli aggettivi per descrivere in qualche modo Margaret Hardy : una fanciulla con un sogno nel cassetto e intenzionata a portarlo a termine comunque, nonostante le difficoltà, gli inganni e i blocchi creativi. Primo romanzo che leggo di questo autore dallo stile narrativo impeccabile e coinvolgente. Disincanto è stata per me una piacevole scoperta e una lettura che mi ha rapita e trasportata indietro in un tempo di cui sono da sempre affascinata. Unico appunto che mi permetto di fare, è che avrei voluto sapere di più ai due ” infelici amanti”. A parte questo, ringrazio Matteo Zanini per il viaggio che mi ha fatto compiere con la sua penna “magica” !

Stelle: 5 ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️