LADY MONTAGU LE CICATRICI DEL CUORE DI CHIARA FERRARIS

Recensione a cura di Anna Maria .

Titolo: Lady Montagu – Le cicatrici del cuore.
Autrice: Chiara Ferraris.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 248.
Editore: Morellini, 28 aprile 2023.
Formati disponibili: Kindle 9,99€/ Cartaceo 19,00€.
Trama:

https://www.amazon.it/Lady-Montagu-cicatrici-Femminile-singolare-ebook/dp/B0C2VCQRFJ/ref=mp_s_a_1_3?crid=5RKL0M28351A&keywords=chiara+ferraris&qid=1682895898&sprefix=chiara+ferraris%2Caps%2C111&sr=8-3

Tra le nebbie dei bagni turchi di Costantinopoli si aggira una giovane donna aristocratica, Lady Mary Wortley Montagu, che calca le strade dell’impero ottomano in veste di moglie dell’ambasciatore inglese. Scrittrice, donna dall’intelligenza acuta e dal temperamento vivace, al centro della briosa vita sociale e culturale della Londra nell’età dei Lumi, dalla spiccata mentalità femminista, Lady Montagu non esita a vivere l’esperienza orientale in totale libertà dai pregiudizi e con una grande avidità dei dettagli. E proprio dalle donne turche , viene a conoscenza di un metodo per prevenire il vaiolo: l’inoculazione, una sorta di antenato al vaccino. Il vaiolo è un demone che tormenta Lady Montagu da tempo: le ha ucciso un fratello e ha ridotto in fin di vita anche lei, lasciandole deturpanti cicatrici sul volto, che lei copre abilmente con la biacca. Decide coraggiosamente di applicare il metodo sul figlio e di portare l’inoculazione in patria, dove, negli anni a seguire, si diffonderà prima tra l’aristocrazia inglese e, infine, in tutta l’Europa. Ma tra le pieghe più nascoste della sua vita, si intravede un’altra Lady Montagu, una donna in eterno conflitto tra testa e cuore, che mette in dubbio il proprio raziocinio per un giovane scienziato italiano alle prese con le leggi di Newton, di cui lei si innamorerà ciecamente.

Giudizio:

Chiara Ferraris ha sempre la capacità di spiazzarmi con le sue storie in cui campeggia a tutto tondo il coraggio, la forza e il carisma delle sue protagoniste femminili. In questo romanzo ha voluto fare uscire dall’ombra in cui è stata relegata la figura di una donna che a tutti gli effetti può essere considerata la pioniera della medicina moderna per il contributo dato nella lotta ad una malattia, quale il vaiolo, ai suoi tempi più letale di qualunque altra . In queste pagine la scrittrice ha cercato di descrivere ogni piccola sfumatura della complessa personalità di Mary Wortley Montagu, o più semplicemente Lady Montagu. Si tratta di una donna che spicca assolutamente per la sua acuta intelligenza e per la sua vivace curiosità che la spinge, in ogni occasione, a tendere orecchie e occhi, sempre pronti a cogliere ogni informazione utile ad accrescere il suo bagaglio culturale e personale. Ma è anche una donna che come tutte nasconde le sue fragilità, le sue paure e i suoi reali desideri dietro una facciata di apparenze. Chiara Ferraris ha cercato di fare emergere tutti i punti di forza e anche di debolezza di questa donna che viene ricordata come scrittrice, poetessa , ma soprattutto come colei che grazie ad un viaggio a Costantinopoli per accompagnare suo marito, l’ambasciatore inglese presso la corte del sultano Ahmed III, in una delicata mediazione diplomatica, ha avuto modo di scoprire i mille volti dell’impero ottomano. Il suo ricordare , a distanza di vent’anni, quella sua incredibile esperienza le dà la sensazione che non sia passato così tanto tempo, perché ogni emozione vissuta e ogni evento di cui è stata testimone le hanno lasciato una traccia indelebile nella sua biblioteca mentale. Lady Montagu ha avuto infatti modo di scoprire come l’impero Ottomano fosse non legato agli stereotipati racconti medievali, bensì un grogiulo multiculturale ben variegato , una sorta di Torre di Babele dove c’era posto per tutti, dove c’era chi parlava il suo idioma o professava liberamente la sua religione e dove soprattutto le donne “sembravano chiuse a chiave dentro ai propri abiti, ma questo rendeva loro il potere dell’invisibilità”. Ed è proprio da esse che Lady Montagu trae un prezioso insegnamento e una importante scoperta! Lei , una donna occidentale dai costumi e dalle idee progressiste, resta meravigliata dal modo in cui queste donne riescono a trovare un modo per rintagliarsi il loro piccolo spazio di libertà lasciando fuori il mondo esterno fatto di veli, di uomini, di mariti, padri e padroni. Nei bagni turchi esse si mostrano senza pudore e senza malizia: era il loro modo per rinchiudersi fuori e non rinchiudersi dentro! Ed è proprio grazie ancora ad esse che Lady Montagu ha modo di assistere ad una strana processione di ragazze, al bizzarro modo di incidere la propria pelle e di contaminarla con il materiale contenuto in un guscio di noce: è il metodo della inoculazione, ovvero una sorta di antenato del nostro vaccino, con il quale l’impero Ottomano era riuscito a debellare una malattia letale come il vaiolo. Una scoperta che non può lasciare indifferente Lady Montagu la quale a causa del vaiolo si è vista strappare via sia la vita di suo fratello sia la sua stessa bellezza: ne sono un doloroso promemoria le cicatrici che deturpano il suo viso che lei cela abilmente sotto strati di biacca. Portare quanto ha appreso in Oriente nel mondo occidentale diventa da quel momento la sua missione la quale dovrà però scontrarsi contro un muro di scetticismo e di pregiudizi da parte della classe medica del tempo, perché si trattava di una pratica popolare di un paese orientale , messa in atto da delle donne e candeggiata sempre da una donna. Non sarà facile farla diventare una moda, un simbolo dell’aristocrazia e un efficace “innesto” da divulgare! Ma Lady Montagu non ha dovuto fare i conti solo con le cicatrici sul volto, sono altre quelle che hanno plasmato più nel profondo la sua fisionomia: “sono le cicatrici del cuore”.Sono quelle che le ha lasciato un matrimonio pian piano adombrato “dalla polvere degli anni, dell’indifferenza , dalle parole sbagliate, dalle lacrime segrete”. Sono quelle che le ha provocato, all’età di quarantasette anni, quel sentimento inaspettato per un giovane italiano, Francesco Algarotti, uno scrittore alle prese con la stesura del suo trattato di fisica , un uomo per il cui sguardo tagliente e la sua voce ipnotica sarebbe stata capace di mettere in discussione tutta la sua esistenza. Perché in fondo lei , come tutte le donne di ogni paese e cultura, ha il solo desiderio di permettere al proprio cuore di battere per chi si ama davvero, anche a costo di pagare un prezzo molto alto. Una storia che si snoda su due piani temporali diversi, raccontati con dovizia di dettagli e con potenza di emozioni, tali da dare alla fine al lettore un quadro completo sulla storia di questa donna, sulla sua sfida vinta e anche sulla sua fragilità emotiva.

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

LA CASA DEL CAFFÈ DI FENJA LUDERS

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: La casa del caffè. Il profumo di un mondo lontano.
Autrice: Fenja Lüders.
Genere:Romanzo storico.
Pagine: 290.
Editore: Sperling & Kupfer, 21 marzo 2023.
Formati disponibili:Kindle 9,99€/ Cartaceo 17,00€.
Trama:

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Una delle città commerciali più vivaci d’Europa, l’aroma seducente del caffè e la figlia di un mercante con grandi ambizioni, decisa ad essere l’artefice del proprio destino nonostante le numerose difficoltà. Amburgo, 1912. Karl Deharde è il proprietario di una ricca società di import export di caffè grezzo nel dinamico e variopinto quartiere conosciuto come la Città dei magazzini. Dopo la morte prematura della moglie, le figlie di Karl – Mina e Agnes- sono cresciute nella villa dei nonni. Mina ha un carattere forte e cerca di sfuggire, appena può, alle rigide regole della società e della sua casa. Fa visita al padre in ufficio quasi tutti i giorni dopo la scuola, trascorre ore seduta accanto a lui alla scrivania, ascoltando in silenzio mentre negozia con agenti e intermediari o assaggia campioni di caffè. Mina ha il caffè nel sangue, ma sia lei sia suo padre sanno che, come donna, non potrà rilevare l’attività e non c’è un erede maschio. Tuttavia, Mina non si arrende e decide di restare fedele ai propri sogni contro ogni previsione. Quando Karl si ammala gravemente, però, si vedrà costretta a scegliere tra dovere e indipendenza, amore e famiglia.

Giudizio;

Cuore o Ragione? Piacere o Dovere? Questi i conflitti interiori che dilanieranno l’animo della giovane protagonista di questa storia: una ragazza che ha dovuto prendere coscienza di come , a volte, nella vita occorre scendere a dei compromessi e anteporre il benessere altrui alle proprie priorità o ai propri desideri. “Voleva essere qualcuno per sé, anziché limitarsi a riflettere il prestigio del marito e occuparsi dell’andamento della casa. Avrebbe studiato e si sarebbe guadagnata da vivere”. Wilhelmina, o più semplicemente Mina, è una caparbia diciottenne, figlia di Karl Deharde, proprietario di una fiorente azienda di import export di caffè. È sempre vissuta respirando l’aroma del caffè e osservando meticolosamente il lavoro di suo padre nella contrattazione e nella compravendita dei diversi campioni. Ha sempre preferito occuparsi di conti e scartoffie, piuttosto che imparare l’arte del ricamo o delle buone maniere. Mina, al contrario di sua sorella minore Agnes, è poco incline ad accettare le bigotte convenzioni sociali del suo tempo o di sottostare alle rigide regole di sua nonna Hiltrud. È quest’ultima ad occuparsi della educazione sua e della sorella, dopo la prematura scomparsa della madre. I desideri di sua nonna , piuttosto antiquati, cozzano con quelli della ribelle ragazza che sogna di prendere il diploma e di convincere suo padre ad iscriverla all’università di Berlino per frequentare la Facoltà di Medicina. Mina spera di fare leva sul lato accondiscendente del padre e di ricorrere a tutte le sue doti di diplomazia , così da convincerlo e farlo desistere dall’idea di relegarla invece in un convitto femminile che l’avrebbe resa pronta per il “mercato matrimoniale”. Ma suo padre pare anche lui irremovibile sulla sua posizione, reputando alquanto egoista il suo desiderio che non prende minimamente in considerazione l’eventuale possibilità di un suo futuro all’interno dell’azienda. Suo padre le rammenta come lei ha il caffè nel sangue e ha dei doveri nei confronti della famiglia, dell’ azienda e persino di chi lavora per essi. Mina si ritrova a dover accettare un primo compromesso, consapevole però di come fosse alquanto difficile, se non impossibile, che lei , in quanto donna, potesse assumere un giorno lo “scettro” della “Kopmann & Deharde”. Se già la sua idea di iscriversi a Medicina era irta di ostacoli , visto l’esiguo numero di donne ammesse a frequentare l’università o determinate facoltà, la prospettiva di una donna “commerciante” era infatti pura follia per un ambiente prettamente maschilista come quello del settore del commercio e della Borsa del caffè. Nonostante si senta vulnerabile e impotente dinanzi alla prospettiva che siano altri a decidere del suo futuro, Mina si aggrappa con caparbietà e determinazione al suo nuovo obiettivo: dimostrare di avere le capacità e il fiuto per gli affari e di non essere da meno di un uomo. “Si sarebbe sbarazzata degli ostacoli, e un giorno si sarebbe seduta dietro la scrivania del padre per prendere le redini della Kopmann & Deharde. Dopotutto aveva il caffè nel sangue, era innegabile “. Ma il destino si diverte a sconquassare i suoi piani e a mettere in subbuglio cuore e cervello, ponendola dinanzi a nuove e difficili scelte. Nella vita di questa giovane ragazza fanno la comparsa due giovani, totalmente diversi per estrazione sociale e per personalità: il primo è Edo Blumenthal, il giovane assistente di suo padre, verso il quale Mina ha sempre provato da sempre una certa empatia; il secondo è invece è Frederik Lohmeyer , il figlio di un proprietario di una piantagione di caffè in Guatemala, che inizia un paziente corteggiamento. Due uomini che le provocano sensazioni diverse, ma che soprattutto la metteranno dinanzi a scelte non facile da prendere, senza dover rinunciare a qualcosa. Sarà però un nuovo imprevisto a stravolgere, ancora una volta, i suoi propositi! È la malattia del padre a determinare in lei un cambiamento, a farle assumere un comportamento imperturbabile che mai si sarebbe aspettata , ma soprattutto a farle prendere coscienza di come sia costretta a una sola decisione per non rinunciare davvero al suo obiettivo. Vi è un solo modo per impedire ad estranei di mettere le mani sull’azienda. Vi è un solo modo per consentire a Mina di continuare a tenere le redini della gestione, pur rimanendo dietro le quinte. Mina si ritrova a prendere esempio da quella donna che aveva da sempre tenuto distante, ovvero sua nonna e a indossare la sua stessa corazza di contegno , così da evitare di essere ferita. Non sempre scendere a compromessi significa però accantonare davvero se stessa perché “Se dire addio è un po’ come morire, allora ciò che viene dopo è un po’ come rinascere”. Una figura femminile carismatica, pronta a tutto pur di non rinunciare al suo sogno! Una storia avvincente dove l’aroma del caffè si radica nel cuore ed è impossibile estirparlo!!

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️

IL LORD DELLE BRUGHIERE LAWRENCE DI FRANCESCA CANI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Il Lord delle brughiere.
Autrice: Francesca Cani.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 306.
Editore:Self Publishing, 2 marzo 2023.
Formati disponibili:Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€.
Trama:

https://www.amazon.it/Lord-delle-brughiere-Lawrence-ebook/dp/B0BX78HB5N/ref=mp_s_a_1_1?crid=3MWKJO1V6VN2Z&keywords=francesca+cani&qid=1678117393&sprefix=francesca+cani%2Caps%2C176&sr=8-1

“Mio personale miracolo. Mia alba alla fine di un buio inverno. Neve fresca sul mio cuore fatto di spine”. 1822. Il passato pesa come un macigno, ma non conta più. Lawrence è il nuovo duca di Somerset. Per metà scozzese, ha ereditato i capelli rossi, la stazza e il temperamento dagli antichi Highlander. Insofferente alle regole del ton, irriverente e incapace di provare amore, non cerca una moglie più di quanto non desidera una ferita infetta. Eppure per essere riabilitato gli serve un vero matrimonio, per ordine del re. Lady Evangeline Heather Scott è una giovane pittrice dalla lingua svelta e dagli ideali moderni. Ha raggiunto la maggiore età e per la legge è libera, o quasi. Maldestra e sincera, possiede una vera predisposizione per cacciarsi nei guai e per scivolare nei momenti meno opportuni. Lei è la vittima perfetta dell’inganno, ma sulla brughiera si può cadere… Perché sulla brughiera si ama e si desidera in modo diverso, più intenso. Alla brughiera non si può mentire e nemmeno nascondere segreti.

Giudizio:

Francesca Cani ha ricevuto un delicato e duplice compito. In primis è toccato a lei far calare il sipario su un progetto regency, che ha visto alternarsi penne talentuose e sfilare uomini coraggiosi ma tormentati, che sono riusciti a sconfiggere i loro demoni solo grazie a quel sentimento , chiamato Amore! A lei è anche toccato delineare le mille sfumature che compongono l’anima “spezzata” del suo protagonista , uno dei personaggi più controversi. “Sono Lawrence, sono Lord delle brughiere, del vento, dei cespugli d’erica e della ginestra”. “Sono mezzo inglese e mezzo scozzese, ma appartengo alle Highlands in modo esclusivo, viscerale. Sono parte delle brughiere selvagge del nord, un tutt’uno con il vento salmastro dei fiordi”. In queste parole emerge il senso di appartenenza a quella scintilla fiera e indipendente che alberga in ogni scozzese! La sua eredità materna è ben evidente nella sua insolita imponenza, nel suo altero portamento e nei suoi capelli rossi. Ma quante identità si celano dentro la sua anima? Lawrence è per natali il figlio unico del duca di Somerset, una delle famiglie più facoltose di tutta l’Inghilterra, ma il suo difficile rapporto con il padre lo ha portato a non fregiarsi del suo titolo, ma ad assumere quello di capitano dei Gordon Highlanders. Ha combattuto anche lui contro Napoleone e proprio a Waterloo si è dissolto, finendo per scomparire per il ton, per l’esercito e per la sua famiglia. Una volta liberatosi dalle catene francesi, dalle bigotte convenzioni inglesi e dal disprezzo paterno, ha deciso di indossare i panni del temibile Anandhar, il pirata Occhi di Tigre, un traditore della sua patria. Dopo questa oscura parentesi di pirateria, il destino lo richiama in patria per prendere possesso del suo nuovo titolo, quello di duca, ma come fare dimenticare il suo passato alla società inglese? “Radnor, O’Connell e Arryn combattono, vivono e agiscono per una causa, per lealtà alla Confraternita, sono Leoni, lui è l’assenza di ogni ideale, è libertà pura, è caos”. C’è possibilità di redenzione per un’anima come la sua? Per volere di Sua Maestà, egli ha un solo modo per riabilitare la sua reputazione dimostrargli la sua assoluta fedeltà alla Corona e assumere gli obblighi derivanti dal ducato, ovvero convolando a nozze con una donna inglese di nobili natali.

Lawrence non ha però alcun desiderio di unire la sua esistenza con una di quelle fanciulle noiose senza un briciolo di fantasia. Eppure viene ammaliato ad un ballo in maschera da una ragazza che le ricorda la Primavera del Botticelli , ma soprattutto a colpirlo è una consapevolezza e una ironia che donano luce ai suoi occhi color nocciola. Quella “strana creatura” dalla bellezza non appariscente ma dall’intelligenza acuta e dallo spirito anticonformista pare risvegliare in lui il suo spirito da anni in perfetto silenzio. Lady Evangeline, sorella di Jasper Scott, è una fanciulla non avvezza a civettare o ad attirare su di sé le attenzioni maschili. Neppure lei anela al matrimonio, bensì desidera, avendo raggiunto per la legge la maggior età, acquisire la sua indipendenza e potersi dedicare alla sua passione, ossia la pittura o più precisamente gli acquerelli. Sogna in futuro di aprire un suo atelier dove esporre e vendere le sue opere. È infatti conscia che nessun uomo le avrebbe permesso di coltivare il suo estro creativo, ma le avrebbe tarpato le ali relegandola al ruolo di moglie e madre.L’incontro/ scontro con il duca di Somerset le provoca un iniziale moto di stizza e rabbia, ma non può negare a se stessa di non essere rimasta indifferente dalla perfezione del suo fisico e dai suoi occhi straordinariamente verdi che le ricordano “gocce di oceano dopo un maremoto”. Quando decide di seguire i fratelli Winchester in Scozia nella magione di Drum Castle, desidera solo avere del tempo per riordinare le idee e magari per trasporre su tela i selvaggi paesaggi scozzesi. Pur non importandole l’etichetta o il giudizio del ton, non ha intenzione di trovarsi in situazioni incresciose tali da compromettere i suoi progetti futuri. Mai avrebbe immaginato come il trovarsi sotto lo stesso tetto del duca le avrebbe provocato pensieri e desideri proibiti , difficili da tenere a bada. Tutti e due considerano l’amore una illusione per sciocchi. Tutti e due sono consapevoli di essere “due schegge di destini impazziti” , uniti da una passione con una scadenza prestabilita. Ma sarà davvero così? Mentre loro combattono contro i loro sentimenti, qualcuno nell’ombra ha trovato come scalfire l’armatura di granito del duca, ha scoperto l’arma con cui portare a termine la sua vendetta. Ci riuscirà? Lawrence ed Evy resteranno fermi nel loro proposito di libertà? E come reagiranno i Leoni della Confraternita dinanzi a quel pirata travestito da duca? Gli concederanno la redenzione dal suo passato? Un finale perfetto su un’avventura che ha dispensato sempre suspence ed emozioni!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

LE CATENE DEL DESTINO DI ANNA GRIECO E IRENE GRAZZINI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Le Catene del Destino.
Autrici: Anna Grieco e Irene Grazzini.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 332.
Editore:Self Publishing,14 febbraio 2023.
Formati disponibili:Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo copertina flessibile 12,90€ – copertina rigida 19,90€.
Trama:

https://www.amazon.it/Catene-del-Destino-Edward-ebook/dp/B0BVWPMB9D/ref=mp_s_a_1_1?crid=16LEDJH344WBS&keywords=le+catene+del+destino&qid=1676890072&sprefix=le+catene+%2Caps%2C98&sr=8-1

Per mio padre sono un bastardo: lo odio con tutto me stesso. I Leoni della Confraternita, sono loro la mia famiglia. È per questo che, non appena ho potuto, ho abbandonato quella casa che non ho mai sentito mia e mi sono arruolato nella Royal Navy, la Marina di Sua Maestà. Ora sono ammiraglio. Ai miei ordini ho una intera flotta di supporto alla Compagnia delle Indie Orientali e nessun pirata può sfuggirmi, nemmeno il feroce Anhandar Occhi di Tigre , il terrore dei Sette Mari. Credevo che fosse questa la mia vita, ma il destino ha rimescolato le carte. Difenderò con spada e moschetto non solo il titolo che non era mio, ma anche la donna che amo , la sorella del mio fraterno amico, Jasper Scott. Non importa se lei , invece, mi detesta . Io sono Lord Edward Marcus Blackthorne, conte di Arryn, futuro marchese di Huxley. E questa è la mia storia….

Giudizio:

“Perché quella cicatrice era il ricordo costante del suo fallimento, qualcosa che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua esistenza”. L’ammiraglio Edward Marcus Blackthorne continua a rivivere ogni istante di quel terribile momento in cui la lama di quel maledetto pirata, Anhandar Occhi di Tigre , aveva squarciato la pelle del suo volto, sfigurandolo per sempre. Il fato gli era stato avverso in quel duello , lo aveva fatto inciampare sul ponte impregnato di sangue , consentendo alla scimitarra del pirata di colpirlo. Da quel momento, Edward ha imparato a convivere con quel segno indelebile che ora suscita imbarazzo, paura e raccapriccio soprattutto agli occhi delle signore le quali parevano avere dinanzi “una belva selvatica pronta a divorarle in un sol boccone”. Quale lady del ton avrebbe voluto essere al suo fianco, senza provare ribrezzo? Per fortuna, lì a Calcutta, riusciva ad esorcizzare i suoi demoni solo grazie al sesso che gli concede quella bellissima schiava di nome Bakula, che ha comprato assieme ad un libro del filosofo Vatsyayana in cui sono contenute considerazioni ed immagini esplicite su come raggiungere l’appagamento sessuale. Quella breve e apparente parentesi di pace viene bruscamente interrotta dall’arrivo inaspettato del suo amico fraterno, Jasper , conte di Watford, il quale gli annuncia la morte di suo fratello Henry e del grave stato di salute del padre. “Ho messo un oceano di distanza tra me e quella gente che sono costretto a chiamare famiglia, eppure pare non riesca ad allontanarmene”. Il fato ha rimescolato le carte, costringendolo a dover fare ritorno a casa, quel luogo da dove era fuggito via arruolandosi nella Marina di Sua Maestà così da prendere le distanze dalle angherie di suo fratello e di suo cugino e dalla indifferenza di un padre che non lo aveva mai considerato e trattato come un figlio. Edward, nuovo erede del Marchesato di Huxley, nonché nuovo conte di Arryn, è dunque costretto ad assumersi le sue responsabilità e a dover trovare persino una moglie all’altezza del suo titolo. Il suo rientro a Londra lo pone immediatamente dinanzi a quella realtà tanto temuta, ovvero fare i conti dell’impatto sulla gente del suo nuovo aspetto. Ribrezzo. Stupore. Sconcerto. Questi sono i sentimenti che legge subito negli occhi di Lady Prudence, la sorella ribelle di Jasper, che constata piacevolmente essersi trasformata in una donna bellissima dalla chioma rosso fiamma e dagli occhi verdi come il muschio delle brughiere d’inverno. La fanciulla è una ragazza dal temperamento indomito , la quale fino al suo debutto in società è cresciuta nella loro dimora di campagna, dove i soli passatempi erano il correre per i campi con la sua cavalla o il leggere libri. Dopo è stata catapultata nel vortice dei balli , concerti e spettacoli teatrali e ha scoperto come la lusinga essere al centro delle attenzioni maschili. Un gentiluomo è riuscito a fare breccia nel suo cuore tanto da reputarlo come il suo possibile marito dopo aver ottenuto il beneplacito di suo fratello. Non è rimasta neppure indifferente alla vista di Lord Edward, un amico di suo fratello, sul quale da ragazzina aveva fantasticato per via dei suoi capelli e occhi scuri come l’ossidiana e il cui volto è ora terribilmente deturpato. Il rifiuto da parte di suo fratello Jasper del suo corteggiatore , considerato un essere spregevole e non degno della sua persona, non demoralizza la testarda Prudence , intenzionata a spuntarla ad ogni costo sul volere fraterno. La sua avventatezza la porta però a mettere a repentaglio la sua reputazione e a dover accettare un matrimonio “imposto” con un uomo che non ama e che soprattutto detesta : Edward! E quel cerchietto di diamanti al suo dito le ricorda amaramente la sua condizione di prigioniera in una unione non voluta. Se la ribelle Prudence medita come rendere un inferno la vita di suo marito, questi invece è terrorizzato da quella donna che desidera ardentemente, nonostante il suo rifiuto a concedere loro una chance. Edward e Prudence si ritroveranno a dover gestire la marea di sentimenti contrastanti che infiammano i loro cuori, ma alle loro spalle un nemico spietato è in agguato per cercare di portare a termine un’antica vendetta che ha un solo bersaglio: Edward! Cosa succederà quando Edward si vedrà sottratto del suo bene più prezioso? Cosa sarà disposto a fare per riavere tra le sue braccia la sua Prudence? Un nuovo capitolo di questo progetto regency che sancisce ancora il sodalizio fraterno tra i leoni della Confraternita, pronti a venire in soccorso quando uno di essi è in difficoltà. Un regency che mescola passione e avventura, che fa salpare il lettore dalle acque inglesi a quelle indiane e che lo rende spettatore di cruenti duelli con pirati e salvataggi adrenalinici, facendolo restare col fiato sospeso! Un mix di colpi di scena ben congegnati!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

WINGEN IL FUOCO DENTRO DI MARIANGELA CAMOCARDI

Recé a cura di Anna Maria.

Titolo: Wingen: Il Fuoco dentro.
Autrice: Mariangela Camocardi.
Genere:Romanzo storico.
Pagine: 308.
Editore: Self Publishing, 1 febbraio 2023.
Formati disponibili: Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo copertina flessibile 12,90€ – copertina rigida 19,90€.
Trama:

https://www.amazon.it/WINGEN-dentro-JASPER-Mariangela-Camocardi-ebook/dp/B0BTNVF186/ref=mp_s_a_1_1?crid=3CMJHLT60AOUF&keywords=wingen&qid=1675978411&sprefix=wingen+%2Caps%2C115&sr=8-1

La battaglia di Waterloo è ormai un ricordo per Jasper Scott, conte di Watford. Suo malgrado si ritrova tra gli scapoli più corteggiati di Londra, quando le nozze con la volubile Emily sfumano. Ma la mondanità lo annoia, soprattutto dopo un duello all’arma bianca in cui ha rischiato la pelle. Rose Hawking è la fidanzata di Colin Pembroke, sfidato da Jasper, il quale ha avuto la peggio incrociando la spada con quella di Watford. Lei ha giurato di vendicarsi dell’uomo che ha attraversato la sua strada, cambiando con le proprie scelte un futuro prestabilito. Eppure strane coincidenze muovono i destini di Rose e Jasper . Tutti e due reduci da esperienze sentimentali deludenti, ma la vita sembra avere deciso di mettere entrambi alla prova…e in guerra e in amore nulla può essere scontato o prevedibile.

Giudizio:

“Ira , delusione, dolore, sdegno infierivano in lui come un acido a lunga corrosione, devastandolo fino all’anima”. Questi i sentimenti che si agitano in Jasper Scott, conte di Watford, nel momento in cui si è dovuto arrendere dinanzi all’abietta realtà, ovvero aver risposto la sua fiducia su una persona, assolutamente indegna del suo amore: Lady Emily Spencer, colei che avrebbe dovuto portare sull’altare! Jasper , fino alla scoperta del suo perpetrato tradimento con un bellimbusto di dubbia fama, come Colin Barnett, è sempre stato conscio della propensione della sua fidanzata al civettare o al compiacersi delle lusinghe maschili , ma non le ha mai voluto tarpare le ali , sicuro che la sua Emily mai avrebbe oltrepassato il segno del decoro. Avrebbe messo una mano sul fuoco per Emily e sull’autenticità del sentimento che li legava! Un’amara e cocente delusione è stata dunque la prima reazione nel prendere consapevolezza di essere stato abilmente raggirato e manipolato , e forse persino deriso alle sue spalle per la sua ingenuità dai due subdoli amanti. Un disonore, quello subito, che Jasper esige sia riparato con la sola soluzione possibile, ovvero un duello all’arma bianca col suo sfrontato avversario. Colin Barnett è il figlio cadetto del visconte Pembroke, un uomo dissoluto e scaltro, amante del gioco, il quale non si è fatto alcuno scrupolo a sperperare una cospicua fetta della dote della sua ignara fidanzata Rose Hawking e a insozzare il buon nome del suo casato con altre riprovevoli meschinità. Dinanzi alla proposta del duello con Watford, ha persino l’ardire di esigere che questo sia all’ultimo sangue, sicuro di poter vincere ed eliminare, una volta per tutte, dalla sua esistenza e da quella della sua amata Emily quell’uomo verso cui nutre un odio e un biasimo, assolutamente spropositato. A nulla sono valse le preghiere della sua fidanzata Rose, una ragazza docile e ubbidiente, refrattaria alla mondanità, facilmente manipolabile al suo volere , tanto da provare a dipingersi ai suoi occhi come la vittima e non il solo artefice dello scandalo e delle maldicenze a cui l’aveva esposta. Rose è infatti una ragazza che, a differenza della “disinibita” Emily, non ama stare al centro delle attenzioni, predilige abiti austeri e acconciature non troppo complicate. L’unico vezzo con cui ama adornare i suoi capelli castano ramati è quel fermaglio a forma di farfalla, un gioiello di sua madre, che lei considera una sorta di talismano. Rose è anche una ragazza dal cuore generoso , infatti ha accolto, in veste di tutrice, la figlia del suo povero cugino, caduto in una imboscata durante la guerra contro Napoleone.

È anche conscia del temperamento “fuori dalle righe” del suo fidanzato ma, nonostante ciò, si lascia instillare nella mente spregevoli insinuazioni che vanno a macchiare la irreprensibile reputazione del duca di Watford: ai suoi occhi, un uomo senza scrupoli e senz’anima! Il disprezzo e l’odio verso quell’uomo si trasformano in un desiderio di vendetta , che inizia a insinuarsi nel cuore della giovane Rose , soprattutto dopo la morte di Colin a seguito delle complicazioni sortite dopo il duello con Watford. Senza un fidanzato e senza più una sicurezza economica e con l’aggravante di aver superato l’età da marito, Rose è rassegnata ad essere ormai inserita dalle donne sposate nella misera condizione di “zitellaggio”. Mentre Rose deve cercare di adattarsi agli eventi dolorosi che si sono abbattuti sulla sua esistenza, anche Jasper deve fare i conti con l’amarezza di un sogno d’amore sfumato e di progetti futuri calpestati con cinismo e malizia. Archiviato il suo fidanzamento con Emily, Jasper è divenuto l’uomo più ambito dalle fanciulle da marito, nonché dalle loro madri desiderose ad avere come genero un uomo così titolato e altresì prestante. Il destino di queste due anime che hanno sperimentato sulla pelle la medesima meschinità si intreccerà in modo assolutamente inusuale, divenendo l’uno l’ancora di salvezza dell’altro. Una unione matrimoniale tra due naufraghi alla deriva , disillusi dall’amore e condizionati dai pregiudizi, quali probabilità ha di avere un futuro? Un sentimento, strisciante e paziente, tenta però di prendere il largo cercando di dissolvere dubbi e paure. Un fuoco sopito vuole venire allo scoperto, ma sarà capace di fare luce su un sentimento inaspettato e al contempo prorompente? Jasper riuscirà a dimostrare, a dispetto di ogni illazione, la trasparenza del suo cuore e la irreprensibilità del suo onore? Rose saprà discernere la verità, dando ascolto solo a quello che il suo cuore le sussurra? La Camocardi non si smentisce mai, ma sa tratteggiare con impeccabile intensità tutto il turbinio di sensazioni che si agitano nei suoi personaggi, dotati di un carisma magnetico. Un nuovo “leone” che si è dimostrato all’altezza dei suoi “confratelli” e del motto che sancisce il loro indissolubile sodalizio fraterno!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

IL RIBELLE D’IRLANDA DI PITTI DUCHAMP

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Il Ribelle d’Irlanda.
Autrice: Pitti Duchamp.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 304.
Editore:Self Publishing, 18 gennaio 2023.
Formati disponibili: Kindle 2,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo copertina flessibile 12,90€ – copertina rigida 19,90€.
Trama:

https://www.amazon.it/ribelle-dIrlanda-Sean-Pitti-Duchamp-ebook/dp/B0BSNP95JW/ref=mp_s_a_1_1?crid=1QXKZ3UZRAKXL&keywords=il+ribelle+d+irlanda&qid=1675256045&sprefix=il+ribelle+d%27i%2Caps%2C105&sr=8-1

Irlanda 1820 . Sean O’Connor, Conte di Clare , è disposto a tutto per scrollarsi dalle spalle l’identità irlandese, una macchia che ha fatto di lui un reietto, un emarginato. Forse andare via è l’unica soluzione: né irlandese, né inglese ma solo europeo nelle colonie , circondato dal lusso e dai soldi che ha guadagnato con le miniere messicane. Il destino però ha in serbo sorprese e colpi bassi. Quando Sean eredita dal padre il titolo di Marchese di Galway, ecco che il sangue e la terra d’Irlanda tornano a pretenderlo. E a chiamarlo a sé è anche Aoife, pronta a ogni sacrificio per rivendicare i diritti dei cattolici Irlandesi, perfino a rinunciare all’amore. Perfino a rinnegare Sean. Un uomo in cerca del suo posto nel mondo, una donna che lotta per i diritti del suo popolo, un amore violento e intenso come il verde d’Irlanda.

Giudizio:

“Sono irlandese e cattolica come lo è il popolo della mia famiglia. Voi siete un meschino traditore e io non intendo legarmi ad un uomo che si vende per pochi spiccioli”. Queste parole , dure e taglienti, come una lama ben affilata, uscite da quelle stesse labbra che fino a qualche minuto prima aveva assaggiato e divorato erano state capaci di fare naufragare in un battito di ciglia ogni proposito coltivato da Sean O’Connor su una sua unione matrimoniale con Aoife Elliott: la sua orchidea selvaggia! L’aver scoperto, quella sera della sua prossima partenza per andare a servire la Corona Inglese, aveva reso chiaro ad entrambi come le loro due rispettive fedi erano inconciliabili: lei era profondamente orgogliosa delle sue origini irlandesi, mentre lui desiderava estirparle dal suo petto considerandole come una macchia indelebile. Da quella sera di un lontano 1811, le strade dei nostri due protagonisti si dividono inevitabilmente proseguendo su binari paralleli! Sean O’Connor, uno dei giovani membri della Confraternita dei Leoni, nonché eroico combattente nello scontro decisivo con Napoleone a Waterloo, è un’anima lacerata e confusa : aborre le sue origini irlandesi, in quanto le ritiene la causa del suo essere stato sempre trattato come un emarginato dalla aristocratica società inglese, ha in tutti questi anni cercato di conquistare un rispetto che , però, gli è stato sempre negato. Questa sua ricerca spasmodica nel cercare di cancellare le sue radici lo ha però portato, al suo ritorno dalla guerra, a sprofondare in una esistenza dissoluta , che ha contribuito a fargli acquisire una fama di attaccabrighe privo di moralità, una fama di certo non consona per un rispettabile lord inglese! L’ennesimo colpo di testa, a cui non può porvi rimedio neppure il suo amico fraterno Aidan, Duca di Radnor, costringe Sean a dover partire per le colonie penali messicane , lasciando così abbandonati al proprio destino suo padre e sua sorella Ana, ma soprattutto insozzando irrimediabilmente il suo nome. Quei quattro anni in un piccolo paradiso messicano paiono però restituire al suo cuore in tumulto un po’ di pace , consentendogli sia di sentirsi né irlandese né inglese, ma un europeo in una terra di coloni; sia di accumulare una ingente fortuna grazie alla proprietà di due miniere d’argento, vinte ad una mano fortunata di carta. La inaspettata notizia della morte del padre e dell’eredità del titolo di Marchese di Galway spezza questa sua apparente serenità, costringendolo , suo malgrado, a dover fare ritorno a casa. Sean è però convinto stavolta di non poter essere più visto come “un reietto irlandese” , ma adesso torna a Londra da uomo ricchissimo e titolato, un eroe di guerra con possedimenti in Messico. Spera non vi siano più ostacoli al suo essere finalmente ben visto dal bigotto ton inglese. Tornare a casa, nella sua Irlanda, però, fa riemergere ricordi dolorosissimi e ferite mai rimarginate! Tornare ad Ardghale Castle , ormai sotto ipoteca a causa degli ingenti debiti contratti dal padre, lo costringe a fare i conti con i suoi sensi di colpa , ma anche a fare ricomparire sulla scena quella testarda e indomita fanciulla dalla pelle candida come i petali di una orchidea. Aoife Elliot, vedova di un Lord inglese, non ha mutato affatto il suo spirito indomito, ma ha continuato a combattere per la causa cattolica e per i diritti del suo popolo, vessato dalle angherie inglesi. Aoife ha rinunciato alla sua felicità, ponendola al servizio della sua amata Irlanda! Rivedere dopo dieci anni il suo Sean la riporta amaramente indietro nel tempo, a quella sera che avrebbe dovuto cambiare la sua esistenza, a quel sogno accarezzato ma rimasto incompiuto.

Ritrovarsi l’uno di fronte all’altro li mette di nuovo a nudo dinanzi alla innegabile attrazione che li ha uniti in passato e che continua ancora a infiammare i loro intrepidi cuori. Ma se il sentimento pare calamitarli l’uno nelle braccia dell’altro, le loro fedi politiche continuano ad essere opposte. Per Sean Aoife continua ad essere il suo sogno proibito ed impossibile, nonostante la senta sua in ogni centimetro della sua pelle. Aoife non rientra nei suoi piani, non è la chiave giusta per il suo riscatto, non è la donna ideale per essere la madre del suo erede! Anche Aoife è in balia di sentimenti contrastanti tra il desiderio verso il suo vichingo dai capelli color del grano e il suo intaccabile orgoglio irlandese. Sean non potrà mai essere parte del suo presente e del suo futuro visto il suo disprezzo verso le sue origini! Le loro posizioni resteranno inconciliabili per sempre? Il loro amore non riuscirà a fare da collante? E per quanto Sean riuscirà ad ignorare il richiamo della terra e del sangue? La penna impeccabile ed elegante di Pitty Duchamp cattura e ammalia al pari della narrazione in cui il periodo storico e politico resta da sfondo alla intrigante storia dei due protagonisti.

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

INGANNO D’ONORE DI LINDA BERTASI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Inganno d’onore: Ana.
Autrice: Linda Bertasi.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 536.
Editore:Self Publishing, 7 gennaio 2023.
Formati disponibili: Kindle 2,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo copertina flessibile 12,90€ – copertina rigida 19,90€.
Trama:

https://www.amazon.it/Inganno-dOnore-Ana-Linda-Bertasi-ebook/dp/B0BRWJTL3M/ref=mp_s_a_1_1?crid=38SB9LW6GV8JR&keywords=inganno+d+onore&qid=1674509143&sprefix=inganno+d+ono%2Caps%2C93&sr=8-1

“Li chiamavano uomini d’onore, ma quanto pesa quell’ onore su pelle e cuore “. Giugno – 1815. Ana O’Connor – una cascata di boccoli rossi come il fuoco, occhi verdi come le praterie dell’Irlanda e una croce celtica al collo – è la figlia di Lord Galway. Fiera e ribelle, aborrisce tutto ciò che è convenzione e non vuole trovare marito. Non è dello stesso avviso il suo aitante fratello che la sta conducendo al ballo della Duchessa di Richmond. Pesanti debiti gravano sulle spalle degli O’Connor, e l’unico modo per risollevarsi è accasarsi. Al ricevimento Ana conosce l’ufficiale Mark Fraser: occhi e capelli neri come le piume di un corvo, un sorriso strafottente e lo sguardo malinconico di un uomo che non ha nulla da perdere. La battaglia di Waterloo alita loro sulle spalle e il fugace incontro sembra destinato a scolorire nell’oblio, ma il fato sceglie sempre percorsi inaspettati. Tra viaggi in Europa e misteriose imprese, segreti inconfessati e un passato che sembra riecheggiare di promesse inespresse, la storia di un uomo d’onore e di un’indomita irlandese, dove niente è come sembra, e la verità si nasconde sotto le pietre di una terra battuta dal vento ribelle.

Giudizio:

“Non sopportava il proprio dono, lo rifuggiva e ne aveva paura. Forse per questo non voleva sposarsi, innamorarsi. Aborriva conoscere il futuro. Le impediva di vivere, di respirare, di sognare”. Questi i pensieri che tormentano l’animo di Ana O’Connor in merito a quel dono che aveva ereditato da sua madre, strappata via dalla vita a seguito di un infreddamento, nonché quella croce celtica che portava sempre con sé, ad adornare il suo collo diafano. Ana , sorella di Sean O’Connor, un altro valente membro della Confraternita dei Leoni, è fiera delle sue origini irlandesi, al contrario di suo fratello, ormai assuefatto dal desiderio di essere considerato un inglese a tutti gli effetti, soprattutto dopo essere entrato a fare parte della Parìa d’Inghilterra. La fanciulla dalla chioma fiammeggiante e dallo spirito indomito non brama un marito al suo fianco. Ma il suo desiderio non collima con quello della sua famiglia, ormai ridotta sul lastrico a causa dei debiti contratti dal padre, il quale vede nel matrimonio la sola occasione per risollevare le sorti del loro casato. Trovarle un buon partito! Questo è il motivo che ha spinto suo fratello Sean a trascinarla con sé al famoso ballo della duchessa di Richmond, “l’ultimo divertimento prima della guerra che soffiava sul collo” di tutti gli ufficiali presenti , pronti a breve ad affrontare Napoleone a Waterloo. In quella occasione Ana fa il suo primo incontro con l’uomo che metterà a soqquadro il suo giovane cuore : Mark Frederick Fraser, tenente colonnello, XV Conte di Rosse e V marchese di Dorset. Impeccabile nella sua divisa, con i capelli e gli occhi scuri come la pece e un profumo di tabacco muschiato che ha la capacità di scombussolarla e di farla sentire terribilmente a disagio. “Quell’uomo sembrava non volerne sapere di scomparire, continuava a sbucare da ogni dove”. Questo è il pensiero che affiora nella mente di Ana , quando dopo quel loro primo incontro ha modo di incrociare i passi di Mark Fraser in altre occasioni e nei luoghi più disparati , scoprendo come non solo nelle sue vene scorra per metà sangue irlandese, ma come sia stato il migliore amico del defunto marito della sua amica Madeleine Spencer: una donna anticonformista dallo spirito selvaggio, un po’ come il suo. In ogni occasione Ana ha la percezione che quell’uomo , capace di farla sentire indifesa, nasconda un segreto che adombra il suo sguardo sfuggente. Di giorno appare un eroe e un uomo integerrimo , mentre di notte è tormentato dai suoi fantasmi! “Lady O’Connor era una strega. Una strega con un dono che poteva rovinare i suoi piani”. Questo è invece ciò che pensa Mark, quando si rende conto che quella irlandese, che profuma di coriandolo, è capace di leggere dentro la sua anima e che potrebbe mettere a repentaglio la sua promessa. Mark non può permettere a Lady O’Connor di impedirgli di portare a termine la sua vendetta , non deve consentirle di trasformarsi in una “autentica ossessione ” facendogli dubitare dei suoi propositi.

Tra viaggi in posti incantevoli d’Europa, fraintendimenti e visioni inquietanti i nostri protagonisti si ritroveranno a fare i conti con la tempesta emotiva che pare travolgerli , ogniqualvolta hanno possibilità di sfiorarsi o semplicemente guardarsi. Un’attrazione pericolosa a cui non riescono assolutamente a rifuggire, ma a cui si abbandonano senza pensare alle conseguenze! Ma cosa accade al loro risveglio dinanzi alla consapevolezza di quanto è loro accaduto? “Li chiamavano uomini d’onore, ma quanto pesava quell ‘onore su pelle e cuore”. Mark Fraser è riuscito a saldare il suo debito con il passato, portando a termine la sua subdola vendetta : ma a quale prezzo? E se il suo “onore fantasma” si rivelasse un crudele bluff, pronto a strapparle per sempre l’unica donna verso cui aveva provato un desiderio così selvaggio e incontrollabile? Questi gli interrogativi che lacerano l’anima di Mark , non molto diversi da quelli che dilaniano il cuore di Ana, che non riesce a comprendere il motivo di tanto risentimento! Ancora una volta, quella tenace e determinata fanciulla non si arrende dinanzi al primo ostacolo, ma aiutata dalla sua amica Eilis e dal prezioso Lord Kildare , ha modo di scoperchiare un vaso di Pandora, celato tra le pagine di un vecchio taccuino in pelle. Potrà una verità crudele spazzare via ogni briciola di un sentimento così fragile e allo stesso tempo inattaccabile? La penna di Linda Bertasi si distingue da quella delle scrittrici che l’hanno preceduta per la sua accurata e quasi enciclopedica conoscenza storica, dimostrata dalle innumerevoli note su luoghi , tradizioni e personaggi storici. Il suo, però, è un indugiare che a volte può distogliere l’attenzione del lettore sulla storia dei due protagonisti, che a volte pare quasi fagocitata tra le varie note informative. Una lettura comunque avvincente in attesa di fare la conoscenza di un nuovo temerario leone!

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️

LA FAVORITA DEL RE DI LORETTA MINOZZI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: La Favorita del Re.
Autrice: Loretta Minnozzi.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 76.
Editore: Argento Vivo Edizioni, 18 agosto 2022.
Formato disponibile: Cartaceo 11,40.
Trama:

https://www.amazon.it/favorita-del-re-Loretta-Minnozzi/dp/B0BB8PSQ24/ref=mp_s_a_1_1?crid=3KEW619D0PGIS&keywords=la+favorita+del+re&qid=1671054840&sprefix=la+favorita+del%2Caps%2C93&sr=8-1

Nel centro degli Appennini la vita scorre monotona ma quando giunge a Castel Berarda la lettera della Marchesa Camilla – la prima di una lunga serie dalla corte di Francia – il destino prende una piega diversa per la Contessina Astremisia che la porterà a un ruolo non suo: quello di favorita del Re e del suo seguito, un codazzo di servitori dai titoli altisonanti che ruotano, ogni giorno, attorno al sovrano per assecondare i capricci reali. Tra rigidi protocolli, decreti urgenti e un decalogo bizzarro, frutto dell’esperienza dell’attempata Marchesa, Astremisia non dorme sogni tranquilli: la sua avvenenza di sole quindici primavere è giunta all’orecchio di Sua Maestà che rischia di destabilizzare le sorti dei due paesi, pur di accoglierla a corte per una ricognizione urgente “de visu et de manu”. Per la voce autoriale e l’idea portante di una terminologia ricercata e coeva, il romanzo è sui generis e trascina il lettore in un quadro d’epoca che fuoriesce in toto dai calamai dei singoli personaggi.

Giudizio:

La penna di Loretta Minnozzi ha dato vita ad un breve romanzo regency ,che esce fuori dai canoni a cui siamo abituati. È stata infatti capace di descrivere in modo accurato il periodo storico scelto attraverso l’uso anche di vocaboli desueti, prontamente spiegati a piè pagina; ma ha aggiunto un quid in più al suo racconto grazie ad una licenziosa e sagace ironia. La narrazione si sviluppa intorno ad un fitto carteggio che vede come protagonista principale la giovane Astremisia di Castel Berarda, la cui prorompente avvenenza non è sfuggita all’attenzione di chi conosce perfettamente i gusti di Sua Maestà , segnalandola come futura Favorita del Re. Ma per poter rivestire un ruolo così importante e delicato occorre conoscere bene il cerimoniale che accompagna la routine del Re e soprattutto avere la consapevolezza di come soddisfarlo al meglio nell’intimità del talamo. A tale scopo sono finalizzate le varie lettere indirizzate alla fanciulla da parte di Camilla Sesquini , un tempo Favorita del Re e poi divenuta sposa del Marchese Senzanima, Grande Scudiero di sua Maestà, ma soprattutto un marito pronto a chiudere non uno ma entrambi gli occhi “pro bono pacis et regni”. La Marchesa è pronta a mettere a disposizione dell’inesperta ed ingenua Astremisia tutta la sua esperienza ,così da consentirle di rivestire il suo futuro ruolo alla perfezione, confidandole piccole chicche intime su quanto più piace o su quanto può eventualmente irritare il sovrano sotto le lenzuola. E cosa c’è di meglio di un accurato decalogo? Dalle sue risposte emerge tutta l’ammirazione che Astremisia nutre per quella donna coraggiosa e intelligente, tanto da tenere testa “al gentil e all’opposto sesso”, ma anche capace di incantare intere platee con un solo sguardo e con le sue sagaci parole. Ma si percepisce anche un leggero spaesamento verso una realtà che le è totalmente ignota e una marea di dubbi sul suo poter esserne all’altezza! Astremisia, nelle sue lettere accorate, rivela da un lato la sua ingenua innocenza ,ma anche il suo desiderio di poter provare sulla sua pelle quel “amor cortese” di cui ha tanto sentito parlare . Un sentimento su cui in realtà avrebbe potuto solo fantasticare , visto che al suo primo vagito la sua reverenda madre e il suo benemerito padre , troppo preoccupato a non vedere andare in fumo il suo patrimonio, hanno deciso per lei un destino diverso da quello di moglie. Ma l’attenzione calamitata su di lei da parte del seguito altisonante del Sovrano ha cambiato le carte in tavola, catapultando la nostra Astremisia in una realtà diversa dalle sue fantasie. Dalle lettere della Marchesa, Astremisia ha modo di apprendere anche quale sia il vero ruolo della donna, ossia di unica e incontrastata dominatrice, capace di conservare l’anima, nonostante l’uso carnale che fa del suo corpo e che abilmente lascia credere agli uomini di avere loro il comando. “Comprendete che è ben poca cosa, che senza di noi gli uomini non possono dirsi tali?” Dopo tale addotrinamento sarà Astremisia davvero all’altezza di un ruolo che non solo le consentirà di acquisire potere, ma anche di accedere ai segreti di corte? Un romanzo storico in forma epistolare, che riesce a descrivere bene le dinamiche della vita di corte e i trucchi astuti da mettere in atto per conservare il proprio privilegio faticosamente conquistato, ma tra queste pagine emerge soprattutto una ironia mordace che rende la narrazione, paradossalmente attuale. Davvero una gradita scoperta , quella di questa autrice che è da tenere d’occhio!

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️

LE COMPLICAZIONI DEL CUORE DI BARBARA RIBONI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Le Complicanze del Cuore.
Autrice: Barbara Riboni.
Genere: Romanzo storico.
Pagine: 404.
Editore:Self Publishing, 12 novembre 2022.
Formati disponibili: Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€.
Trama:

https://www.amazon.it/Complicanze-del-Cuore-Michael-ebook/dp/B0BM84M24Z/ref=mp_s_a_1_1?crid=7VPBZ7HL3S4E&keywords=le+complicanze+del+cuore&qid=1668950654&qu=eyJxc2MiOiIwLjIxIiwicXNhIjoiMC4wMCIsInFzcCI6IjAuMDAifQ%3D%3D&sprefix=le+comp%2Caps%2C123&sr=8-1

“Lo dite come se fosse una malattia”. “Se non una malattia, è quantomeno un sintomo” si sentì il dovere di sottolineare. “Un sintomo di cosa, Milord?” “Di intelligenza, Miss Pemberton “. La vita ordinata e perfetta del marchese di Rocksavage è destinata a subire un brusco cambiamento. Gli obblighi del casato e una promessa fatta ad un amico lo costringono ad affrontare una serie di responsabilità che lo allontanano dal suo unico interesse: la medicina. Amelia Pemberton è una ragazza fuori dal comune, che preferisce i libri alle feste da ballo. Ha perso l’amato fratello nella battaglia di Waterloo e ora, sola al mondo, deve sottostare alle imposizioni del suo nuovo tutore, un arrogante marchese, il cui unico scopo è farla sposare presto per disfarsi di lei. Tra i due scoppieranno scintille, perché Amelia non è proprio il genere di fanciulla a cui si può imporre di rinunciare a ciò che vuole.

Giudizio:

Grazie alla lettura dell’Antefatto ho avuto il piacere di calarmi nel periodo storico scelto dalle autrici di questo progetto regency, di saggiare le diverse personalità dei protagonisti che animeranno i vari romanzi, ma soprattutto ho avuto modo di apprendere il motivo della nascita di tale Confraternita. Un sodalizio di amicizia, di lealtà e di protezione sancito tra giovani rampolli , appartenenti a famiglie aristocratiche e simboleggiato da un anello di onice nero, che ognuno di loro indossa e al cui interno è inciso il motto della Confraternita: “Aude semper, numquam recede”. Barbara Riboni ha deciso di farci approfondire la conoscenza di uno di essi, ovvero il razionale Marchese di Rocksavage. Anche lui , come gli altri appartenenti alla Confraternita, ha dovuto difendere l’onore del suo Paese contro Bonaparte nella terribile battaglia di Waterloo, nelle vesti di medico delle divisioni della Cavalleria inglese. Dopo quella guerra , a cui è sopravvissuto, “la sua mente sembra essere una custode gelosa delle immagini raccapriccianti di quei giorni di morte e di dolore”, che tornano puntuali a tormentare le sue notti, rendendo sempre più pesante il senso di colpa per non essere riuscito a salvare delle giovani vite. Michael, consapevole che quegli incubi siano una normale conseguenza di quanto è accaduto quel maledetto giugno a Waterloo, tenta di zittirli attraverso i rimedi che ha acquisito grazie alla sua conoscenza scientifica. Il suo essere medico e la sua passione per la ricerca hanno da sempre condizionato la sua vita, divenendo la sua sola priorità. Dopo la morte del padre e del fratello maggiore, egli ha ereditato il titolo di marchese e le responsabilità di tramandarlo, ma gli anni di guerra lo hanno risucchiato in quel meccanismo malato che la sua condizione di medico lo obbligava a ricoprire, anteponendo il dovere verso il suo Paese a quello verso la sua famiglia. Anche ora, però, non si sente pronto a tornare a casa nel Norfolk, ha una priorità più impellente rispetto a quella di cadere nel vile mercato matrimoniale. Deve dedicarsi alla sua preziosa ricerca. Solo , a sperimentazione terminata , si sarebbe preso una pausa e magari si sarebbe dedicato ai piaceri carnali. Il Marchese di Rocksavage è dunque un uomo razionale e ponderato, dedito a pianificare ogni aspetto della sua vita, ma è anche un amico leale , pronto a venire in soccorso di suo cugino Aiden o del suo amico Wlliam, quando questi si sono trovati in difficoltà . Il suo comportamento rispecchia perfettamente quel legame che lega tutti i leoni della Confraternita ed è proprio in ossequio ad esso che Michael è stato nominato tutore di Miss Amelia Pemberton, sorella del suo amico Arthur, deceduto a Waterloo. È lei , l’ imprevisto che piomba sulla vita del nostro Marchese, pronta a scardinare tutte le sue razionali convinzioni. Dopo la morte del fratello e della zia, Amelia è stata costretta a lasciare la sua casa e a raggiungere il suo tutore a Londra. Tutto ciò che le è rimasto della sua famiglia è quel pendente che porta al collo : un medaglione in filigrana con all’interno le miniature dei suoi genitori. Amelia, pur essendo cresciuta nella consapevolezza di dover diventare la moglie di qualcuno, è riuscita fino ad allora a coltivare una cultura e passione smodata per gli insetti. Ha infatti, come insolito animale peloso, una tarantola di nome George. Spera di convincere il Marchese a trovarle una sistemazione fino al compimento della sua maggiore età, quando sarebbe entrata in possesso della sua eredità e avrebbe potuto condurre la vita seguendo i suoi desideri. Amelia non ha alcuna intenzione di essere assoggettata ad un matrimonio o affidare la sua vita ad uno sconosciuto, che difficilmente avrebbe compreso la sua passione, ma le avrebbe di certo tarpato le ali. È con questo spirito indomito e testardo, che deve vedersela Michael ,quando Amelia varca la soglia della sua dimora , percependo subito come sarebbe stata ardua l’impresa di mantenere fede alla promessa fatta ad Arthur, ovvero trovarle un marito che fosse alla sua altezza. Intelligenza, caparbietà e sensualità sono queste le doti di Miss Pemberton, che appare ben presto a Michael come una nuova Waterloo, ma stavolta combattuta non sui campi di battaglia, ma col suo corpo che pare bramarla e la sua mente ligia , invece, ad una mentalità cieca e prigioniera di stupidi pregiudizi. Eppure, nonostante alla vista lungimirante di sua nonna, essi appaiono “spiriti affini” , Michael sarà capace di ignorare la palpabile attrazione che vi è tra loro, correndo il rischio di perderla? E se le parole preveggenti di Lady Ana O’Connell custodissero invece un fondo di verità? “I vostri incubi svaniranno Milord, e il balsamo che vi salverà sarà nascosto tra la polvere di ali di farfalla”. Quale epilogo avrà scelto Barbara Riboni per i nostri protagonisti? A voi scoprirlo con la lettura di questo appassionante regency!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

LA CHIAVE DI ELLIE DI GIORGIO PULVIRENTI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: La chiave di Ellie.
Autore: Giorgio Pulvirenti.
Genere: Romance Storico.
Pagine: 243.
Editore:Self Publishing, 25 novembre 2022.
Formati disponibili: Kindle a 3,99€/ anche in cartaceo copertina flessibile e rigida.
Trama:

https://www.amazon.it/chiave-Ellie-Giorgio-Pulvirenti-ebook/dp/B0BLJ3F3XY/ref=mp_s_a_1_1?crid=P03I7FU2UNAX&keywords=la+chiave+di+ellie&qid=1668288965&sprefix=la+chiave+di+ellie%2Caps%2C116&sr=8-1

Dicembre 1945. Blake Sullivan, giovane marine sopravvissuto alla guerra, ritorna nel Nord Dakota , dovrà fare i conti con delle spiacevoli novità: il ranch di famiglia dov’è cresciuto, adesso appartiene a un cinico uomo di affari di Minneapolis, e con esso tutti i cavalli a cui era legato. Blake si vede costretto ad affrontare una nuova realtà, oltre che a convivere con i costanti incubi legati ai campi di battaglie, fino a quando, inaspettatamente, il destino lo riporta a varcare la soglia d’ingresso del ranch . Sarà proprio lì che incontrerà Grace Watson, la ribelle figlia del nuovo proprietario. La curiosa attrazione iniziale tra i due muterà in un sentimento sempre più profondo, destinato purtroppo a interrompersi. Qualcosa, però, una promessa di futuro, li legherà per sempre.

Giudizio:

“Uno strano senso di nostalgica felicità si impadronì di lui. Non gli sembrava vero di essere finalmente a casa”. Questo è il primo pensiero che balena nella mente di Blake Sullivan, nel momento in cui rimette piede a Carrington , dopo esservi stato lontano cinque anni. Blake è stato costretto a lasciare la sua famiglia e i suoi amati cavalli per compiere il suo dovere , ha trascorso gli ultimi cinque anni sui campi di battaglia, dovendo assistere inerme al massacro di molte vite innocenti. Quello che fa ritorno a casa, non è più il ragazzo di una volta, ha un velo di barba a incorniciargli il viso, i capelli più lunghi e quella divisa dei marines a conferirgli un’aria più matura. La guerra lo ha però cambiato non solo fisicamente, ma ha lasciato in lui cicatrici nel corpo e nell’anima, una sorta di doloroso promemoria per non dimenticare cosa i suoi occhi hanno dovuto vedere. Blake non ha però la minima idea che questi cinque anni hanno causato profondi cambiamenti anche nella sua famiglia, se ne rende amaramente conto quando all’entrata del suo amato ranch non vi è più la scritta col cognome dei Sullivan ,ma vi è quella di Watson. È Randall, un vecchio amico di famiglia a ragguagliarlo sulle tristi novità: i suoi genitori dopo la sua partenza sono stati costretti a vendere il ranch a causa della crisi economica e soprattutto a seguito dell’incidente del padre. Blake si ritrova quindi dinanzi ad una realtà diversa da quella che immaginava, ma quello che più lo fa soffrire è il dover stare lontano dai suoi cavalli. Solo in sella al suo irrequieto ed imprevedibile Forrest , si è sempre sentito vivo ed ora pensare di non poterlo più fare gli provoca un dolore lancinante al petto. Grazie a Randall, il proprietario dell’officina, che gli offre lavoro per un po’, Blake ha modo di conoscere il famigerato signor Sigmund J. Watson, l’uomo che è diventato il proprietario di quella che era la sua casa, il quale gli dà la possibilità di ritornare ad occuparsi dei suoi cavalli in qualità di stalliere. Blake ha così modo di aprire un nuovo capitolo della sua vita, legato al suo passato. Ha persino modo di ricredersi sul conto del signor Watson che pare stimarlo per la sua professionalità e capacità di governare anche l’indomabile Forrest. La sua nuova quotidianità, divisa tra il ranch e l’ officina, subisce un inaspettato stravolgimento quando i suoi occhi incrociano quelli di una delle ragazze più belle mai viste, i cui capelli biondo miele paiono splendere nonostante la quasi totale assenza di luce il giorno del loro primo incontro. Si tratta di Grace, la figlia di Watson appena rientrata dal Minneapolis, una ragazza che scoprirà subito avere un bel caratterino , soprattutto non incline a rispettare regole o accettare imposizioni.

Tra Blake e Grace scatta subito un’alchimia speciale che si trasforma in un sentimento intenso e profondo. Blake, nonostante i primi propositi di non farsi coinvolgere troppo, vista l’appartenenza a due mondi diversi, finisce per restare soggiogato da questo sentimento. Lo stesso vale per Grace la quale non riesce più a rinunciare a quegli incontri clandestini con quel giovane stalliere ,che è l’unico capace di ascoltarla , comprenderla e farla sentire amata. Un idillio fulminante, destinato però a spegnersi , quando il destino li costringe a dividere le loro strade con la consapevolezza, però, di essere uniti per sempre da un legame speciale. Quindici anni dopo , da quello che pensavano entrambi essere un addio, il destino decide di fare incrociare nuovamente le loro anime, che fino a quel momento hanno provato ad andare avanti e a dimenticare. Il nuovo Blake , che ha dovuto ancora una volta rialzarsi e convivere non solo con gli incubi di guerra ma anche col dolore di un’assenza insopportabile, è riuscito a fatica a creare un nuovo equilibrio, pronto a spezzarsi quando si ritrova davanti non più la ragazzina ribelle di un tempo, ma una donna affascinante che è riuscita a realizzare il suo sogno di diventare giornalista ed è anche la madre di due splendidi figli : il pestifero Nat e la dolce e caparbia Ellie. Pare che la vita voglia offrire a questi due innamorati l’occasione di riprendere da dove avevano interrotto. È però il legame simbiotico che instaura con Ellie , una ragazzina chiusa in mondo di apparente silenzio, ma che dimostra una innata capacità nel governare il figlio di Forrest, l’imprevedibile Tornado a risvegliare in Blake sentimenti e stimoli che credeva svaniti. Ma ecco che un nuovo tiro mancino del fato è in agguato per metterlo dinanzi all’ennesimo dolore da affrontare, forse quello più terribile mai provato. E se una piccola chiave con la testa a forma di cuore custodisse il modo per consentire di andare avanti, nonostante tutto? Giorgio Pulvirenti ha creato una storia dolce, profonda e commovente, che mi ha spiazzato e straziato il cuore, dandomi però conferma della sua impeccabile bravura!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️