Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: L’incidente.
Autrice: Maria Cristina Buoso.
Genere: Thriller/ Paranormale.
Pagine: 206.
Editore: PlaceBook Publishing, 22 marzo 2022.
Formati disponibili: Kindle 4,90€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo 13,52€.
Trama:

L’ Ispettore Capo Ginevra Lorenzi, dopo Vernissage, ha un nuovo caso di cui occuparsi che metterà a dura prova la sua pazienza e la sua capacità investigativa. Cosa hanno in comune un femminicidio e un incidente stradale? Cosa c’entra il paranormale con l’indagine? Un thriller coinvolgente, dinamico e a volte divertente che vi appassionerà e che vi permetterà di conoscere un po’ di più Ginevra e i suoi amici.
Giudizio:

Dopo la cattura del serial killer dei quadri, l’ Ispettore Capo Ginevra Lorenzi ha solo voglia di lasciarsi tutto alle spalle, di dedicarsi, semmai, ad un caso “normale” che non comprenda persone scomparse o assassinate con riti folli. Ma il suo karma pare non essere d’accordo con lei , facendola ripiombare in una indagine “assurda” difficile da spiegare in modo razionale. Anche stavolta la caparbia poliziotta sarà costretta a seguire il suo istinto e soprattutto a procedere “fuori dagli schemi” , ignorando quel prurito al naso che le preannuncia problemi e quella strana sensazione di stare per cadere in un nuovo precipizio. Le verrà chiesto di aprire la sua mente, di abbattere il suo scetticismo verso quel mondo che riguarda il paranormale e che nulla ha a che fare con il suo, fatto di logica e fatti dimostrabili col solo raziocinio. Il nuovo caso, che inizierà a insinuarsi pian piano nei suoi pensieri e che la spingerà a voler trovare una soluzione, qualunque essa sia, riguarda la strana scomparsa di un uomo di nome Alberto, di cui si sono perse le tracce dopo essere uscito coi pantaloni del pigiama ad acquistare un cartone di latte dal bar sotto casa. Che fine ha mai fatto? La denuncia di scomparsa, fatta dalla moglie Ida, molto preoccupata per la sorte del marito, pare non avere alcun risvolto “strano” e non dovrebbe neppure rientrare nei casi di sua competenza, bensì della sua stimata collega Federica Miri, ma è la sua amica pittrice Eva a farle conoscere la moglie dello scomparso, desiderosa che sia lei ad occuparsi di questa indagine, apparentemente banale. Perché mai la signora Ida desidera ardentemente l’aiuto di Ginevra? Riuscirà mai l’ispettore Lorenzi a liberarsi di quella storia allucinante, ossia della fama di essere stata colei che ha catturato la pittrice assassina? Ben presto, Ginevra ha modo di scoprire come la scomparsa di quest’uomo dalla vita semplice e regolare pare sia stata sconvolta dopo un incidente stradale, ma soprattutto a seguito della esperienza “premorte” che lo ha reso testimone di un femminicidio. Come poter dare credito ad una storia così folle? Come poter aprire una indagine contro un presunto assassino senza avere un appiglio concreto? Queste le domande che inizieranno a martellare la mente dubbiosa e confusa di Ginevra, ma il suo istinto la induce a voler trovare delle risposte sulla scomparsa di un uomo che pare “stranamente” legata anche ad un’altra scomparsa ,quella di Serena Alfredi, la vicina di casa di Ida e Alberto. Una semplice coincidenza? Oppure queste due vite volatilizzate nel silenzio e nel buio sono davvero collegate? Mentre il nostro ispettore capo tenta di collegare tutti i tasselli di questo puzzle, una mente “folle” che detesta i rumori e gli odori è alla disperata ricerca di fare zittire i suoi pensieri e di trovare un modo per avere quella pace che riesce a provare solo in quei brevi istanti in cui vede nelle sue vittime scorrere via il loro soffio vitale. Quella sensazione di invincibilità e quel desiderio di silenzio lo porterà ad uccidere ancora: ma avrà davvero non lasciato alcuna traccia e si sarà davvero sbarazzato di ogni possibile ostacolo? Nonostante l’indifferenza e il desiderio di non veder sconvolta la propria quotidianità, esistono occhi che vedono e orecchie a cui nulla sfugge, ma che spesso preferiscono tacere o non esporsi. Sarà questo muro di diffidenza che la nostra Ginevra proverà ad abbattere, facendo emergere dalle sue crepe piccole verità e persino indizi preziosi per questa sua indagine, che sta prendendo una piega sempre più strana e pericolosa.

Riuscirà a trovare l’indizio giusto per incastrare l’assassino? Riuscirà a capire quale sorte sia toccata al signor Alberto? In questa nuova storia il paranormale gioca un ruolo fondamentale, sarà infatti l’elemento che farà vacillare diverse menti , ma sarà anche la chiave a cui affidarsi per la risoluzione del caso. La scrittrice pone il lettore ad essere spettatore onnisciente, in quanto conscio di quali pensieri albergano nell’animo del carnefice ma anche delle sue vittime. Di ogni personaggio fa una buona introspezione psicologica e una accurata descrizione caratteriale. Lo sapere in anticipo il volto dell’assassino non sminuisce la suspense narrativa, arricchita da inusuali sfumature paranormali. È stato di nuovo bello accompagnare Ginevra Lorenzi nella sua indagine, come ritrovare vecchie conoscenze, presenti nel precedente romanzo “Vernissage” e constatare quali strascichi quella storia continui ad avere. Ma io sono rimasta con una domanda in sospeso : troverà il tempo Ginevra per riaprire i battenti del suo cuore a qualcuno, dandogli una possibilità senza tagliarlo fuori, a priori, dalla sua vita? Mi auguro che prima o poi questo mio interrogativo trovi risposta in una nuova storia!!

Stelle: 4 ⭐️⭐️⭐️⭐️