Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Atlas – La storia di Pa’ Salt. Le Sette Sorelle.
Autrici : Lucinda Riley e Harry Whittaker.
Genere:Romance.
Editore: Giunti , 11 maggio 2023.
Formati disponibili:Kindle 14,99€/ Cartaceo 21,85€.
Trama:

Nizza, 2008. Dopo averla inseguita per tutto il mondo, le ragazze D’ Aplièse hanno finalmente trovato la sorella perduta, e ora che sono finalmente insieme a bordo dello yacht di famiglia, sono pronte a salpare per commemorare la morte di Pa’ Salt. Merope, però, arriva portando con sé il prezioso diario del padre e così, nelle lunghe ore di navigazione per raggiungere il Mar Egeo, le sorelle circondate dai loro cari potranno finalmente scoprire la verità sull’uomo che le ha accolte e cresciute e che in fondo conoscevano appena. Parigi, 1928. La famiglia Landowski trova un bambino di sette anni svenuto nel proprio giardino. A un passo dalla morte, viene salvato e accolto come se fosse uno dei loro figli. Nonostante sia un ragazzino gentile, precoce e talentuoso, pur di non spiegare da cosa sta fuggendo, si chiude in un ostinato mutismo. Mentre diventa un giovane uomo, si innamora, prende lezioni al prestigioso Conservatorio di Parigi e sembra quasi poter dimenticare i terrori del suo passato, ma poi una nuova minaccia lo costringe a partire. Non potrà mai essere al sicuro, non finché il suo migliore amico non avrà compiuto la sua vendetta. Attraversando una vita di amori e perdite, confini e oceani, “Atlas – La storia di Pa’ Salt” porta la serie delle Sette Sorelle di Lucinda Riley alla sua conclusione.
Giudizio:

Ho atteso con trepidazione la pubblicazione di questo romanzo con il quale cala il sipario su una serie , quella dedicata alle Sette Sorelle, che mi ha emozionata sin dalla prima pagina. Ero ansiosa di scoprire se finalmente tutti gli interrogativi che mi hanno da sempre accompagnata intorno alla misteriosa figura di Pa’ Salt avrebbero finalmente trovato risposta. Le aspettative erano davvero alte , ma ero anche scettica sul difficile compito che Harry Whittaker, figlio della compianta Lucinda Riley, si è assunto, ovvero quello di portare a termine un progetto di sua madre senza fare rimpiangere la sua penna magica. Sarà riuscito ad essere all’altezza? Io credo proprio di sì, ha saputo essere un perfetto “piano B”, che senza fare trasparire la sua presenza ha saputo raccontare una storia ,che è stata lì nascosta tra le prime 4500 pagine e a lui è toccato il compito di sollevare delicatamente la cortina di fumo e permettere a Pa’ Salt di raccontare la sua incredibile storia. La narrazione si svolge su due piani temporali differenti: un passato che preme sottopelle per venire alla luce e un presente impaziente, invece, di vedere svelati tutti i suoi segreti. Tutto ruota intorno al contenuto del prezioso diario di Pa’ Salt, quello che ha affidato a Merry, la figlia biologica mai conosciuta, la famosa “sorella perduta”, che si sente investita di una responsabilità enorme nei confronti di quelle sei ragazze , che hanno avuto il privilegio di crescere e ricevere quell’amore paterno a lei invece negato dal destino. Merry, convinta dall’avvocato Georg Hoffman, ha deciso di prendere parte alla commemorazione della morte del padre assieme alle sei sorelle, quelle che avevano setacciato l’intero pianeta pur di ritrovarla e che ora sono diventate la sua nuova famiglia. Merry ha deciso di far fare sei copie uguali del diario di suo padre così da consentire a tutte loro di poter conoscere la vera storia di quell’uomo la cui vita è stata da sempre avvolta da una nube di mistero , al pari della sua scomparsa avvenuta, anch’essa, in circostanze che continuano a creare dubbi in alcune di loro, come in Ally, sicura di aver visto il Titan, lo yacht di suo padre, al largo dell’isola di Delo dopo la morte di Pa’ Salt o la sospetta presenza nelle vicinanze dell’ Olympus, il palazzo galleggiante di Kreeg Eszu, morto quello stesso giorno. Quale è il legame tra questi due uomini? E come mai le coordinate incise nella sfera armillare che hanno condotto a Merry indicano Argideen House, sito nel West Cost dell’Irlanda e di proprietà proprio di Kreeg Eszu? Semplici coincidenze? Oppure “una coincidenza è un legame in attesa di essere portato alla luce”? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che troveranno risposta in quel diario che custodisce i pensieri, i dolori e le emozioni di un bambino fuggito dal gelo delle campagne moscovite e ritrovato sotto un cespuglio di un giardino parigino dalla famiglia Landowski , i suoi salvatori, quelli che gli doneranno affetto e sicurezza. Un bambino “muto” che pare sopportare sulle sue fragili spalle tutto il peso del mondo. Un bambino che ha vissuto orrori atroci , quegli stessi che continuano a tormentare i suoi sogni, come il terrore di essere ritrovato da chi vuole portare a termine la sua vendetta. Un bambino che ha deciso di restare in silenzio per il timore che eventuali sue parole potessero essere poi usate come merce di scambio. Un bambino che ha ereditato da suo padre il talento per la musica e la passione per l’astrologia, convinto da sempre di avere lassù nel cielo a vegliare su di lui le Sette Sorelle della costellazione delle Pleiadi. È questo bambino il cui nome si scoprirà essere Atlas , l’anagramma di Salt, che pian piano accompagneremo in quello che sarà il suo interminabile viaggio prima in fuga dal suo nemico e poi alla ricerca delle due persone il cui amore gli è stato subdolamente sottratto. Un viaggio intorno al mondo, quello di Atlas, costellato da una serie di coincidenze che in realtà rappresentano solo la strada da sempre tracciata per lui dalle stelle. La lettura del diario consente a ogni sorella di ritrovare la sua storia e di comprendere il motivo che ha spinto Pa’ Salt ad adottarle ,consentendo loro di crescere in un luogo “fatato” come Atlantis , una dimora maestosa ed elegante, custode di tanti segreti invisibili ad occhio nudo. Ma permette anche a Merry di scoprire il grande amore che suo padre ha nutrito per sua madre Elle , la donna che ha infaticabilmente continuato a cercare e ad amare. Le sette sorelle hanno potuto anche conoscere il vero motivo della perenne fuga di Atlas dal suo nemico Kreeg Eszu: un odio che affonda le sue radici in un lontano passato fatto di miseria, dolore e gelosia . Ma avranno conosciuto tutto su Atlas? Oppure un nuovo emozionante colpo di scena attende tutte loro? Una giostra di emozioni che mi ha accompagnato fino al suo atto finale con le lacrime agli occhi ma anche con il cuore colmo di gioia.

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️