LA DONNA SENZA NOME DI LAURA USAI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: La donna senza nome ( volume 2 di Il segreto della curatrice).
Autrice: Laura Usai.
Genere: Thriller Paranormale.
Pagine: 370.
Editore: Self Publishing, 16 novembre 2021.
Formati disponibili:Kindle 3,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo 10,88€.
Trama:

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È notte quando la carrozza si ferma davanti ai cancelli di Villa Turner, la nebbia avvolge la casa e i segreti dei suoi abitanti.
Judith non conosce i dettagli dell’incarico che Edgar Turner vuole affidarle , ma anche dopo aver appreso la verità acconsente ad accudire la misteriosa ragazza che ha bussato alla sua porta. Per permettere a Gwen di recuperare le forze, lei e Peter si sono isolati. Quando il loro nascondiglio viene scoperto, sono costretti ad abbandonarlo e a fuggire tra le montagne.
Determinata a trovare Maryon, Gwen sente più che mai il bisogno di fare luce sulla natura del loro dono e crede che il libro che ha tra le mani possa condurla alle risposte che sta cercando. VITTIMA DEL DESTINO. SCHIAVA DEL SUO POTERE.

Giudizio:

Con questo secondo capitolo, Laura Usai ha dato vita ad una trama ancora più avvincente, dove permea costantemente il mistero, serpeggia la paura e il dolore e dove tenta di farsi strada anche un barlume di sentimento in mezzo a tanta incertezza. La narrazione procede inizialmente su due binari paralleli, raccontando le vicissitudini delle due protagoniste femminili, che troveranno un ricongiungimento solo nei capitoli finali, in cui l’autrice ha rimesso a posto alcuni tasselli del suo puzzle e ne ha astutamente lasciati ancora altri in cerca di collocazione. Ritroveremo ovviamente Gwen , la ragazza che da sempre ha dovuto fare i conti con il suo dono, ovvero quello di strappare dalla morte le persone: “Era la mia debolezza , la mia condanna, il dover a tutti i costi salvare le persone, che lo meritassero o meno”. Peccato che, per ogni vita da lei salvata, lei perde un pezzo della sua! Il suo potere di “curatrice”, a volte, le è sembrato più una maledizione che un dono! In questo secondo capitolo, vedremo Gwen, tormentata dai suoi sensi di colpa! In primis, nei confronti di sua sorella Maryon, che ha tentato per anni di tenere al sicuro, vivendo nell’ombra e nascondendole la verità per proteggere lei e l’umanità stessa dal suo potere. È stato sufficiente, però, un attimo per spazzare via anni di sacrificio, anni in cui ha dovuto cambiare nome, luogo e vita, ma quando la verità è venuta a galla, non è più riuscita a proteggere Maryon e ad impedirle di innescare la sua maledizione. Ed ora si trova costretta non solo a fuggire da chi le sta dando la caccia, ma anche a cercare sua sorella per impedirle di usare in modo spropositato il suo potere che, al contrario del suo, le dona forza e vigore ad ogni vita stroncata. Ma Gwen, o meglio Eveline, si sente in colpa anche nei confronti di Peter, l’uomo che ha deciso di seguirla, voltando le spalle alla sua famiglia, al suo lavoro, alla sua vita tranquilla. E per cosa? Per vivere nell’ombra, per mentire di continuo e per non fidarsi mai di nessuno? “Come poteva amarla davvero se non poteva più essere se stesso?” Lei, senza volerlo, lo ha strappato dalla sua vita, mentre lui, conosciuta la sua vera identità, le ha dato la possibilità di essere se stessa , senza dover più mentire. Lei teme però che quel sentimento che li unisce, sarebbe stato la loro condanna! L’unica speranza a cui si sta aggrappando per trovare un modo per salvare se stessa e Maryon è riposto in un libro, intitolato “Guarire con la magia”, dove la leggenda di due sorelle, la Vita e la Morte, presenta troppe somiglianze con quella sua e di Maryon: quel libro è la sola possibile salvezza! Ma quale è il suo segreto? Si tratta di una storia di pura fantasia oppure custodisce un fondo di verità? Se Gwen, assieme a Peter, sta fuggendo da chi vuole fare loro del male , qualcun altro, invece, sta fuggendo dal suo passato doloroso, che le ha lasciato una voragine nel cuore e un senso di disorientamento.

Si tratta di Judith, un nuovo personaggio, che fa la sua comparsa e il cui ruolo sarà determinante per conferire alla trama ulteriore mistero e suspense. Judith Green è una giovane ragazza dal fisico minuto e fragile, dagli occhi velati di tristezza e con lunghi capelli ramati, un tempo lucidi, ma ora spenti, proprio come la sua esistenza. L’unica certezza che ha, è che non li avrebbe mai tagliati, in quanto rappresentano una parte importante di sé! Judith è giunta a Villa Turner per volere del suo proprietario , Edgar Turner, che la ritiene, vista la “sua esperienza sul campo”, la persona più idonea per occuparsi di una persona che richiede pazienza e soprattutto di qualcuno di cui fidarsi. Judith è lì per occuparsi di una ragazza misteriosa, senza nome e senza passato : “una donna intrappolata in un corpo di bambina”. Come può aiutarla a ritrovare i suoi ricordi? E perché ha la sensazione che non sia solo la ragazza dagli occhi rossi, ma anche gli abitanti di Villa Turner a celare molti misteri? In quale posto è mai finita? Più Judith si avvicina alla verità, più si rende conto di aprire delle porte oscure ed espone se stessa e non solo , ad un enorme rischio! Quale segreto custodisce quella ragazza dai lunghi capelli corvini e dal portamento così elegante, ma dal sorriso così beffardo? Quale filo invisibile collega la vicenda di Judith con quella di Gwen? La ragazza misteriosa è una carnefice oppure, anche lei, è una vittima di un destino a cui non può sottrarsi? Tante le vicende che si intersecano, come tanti i personaggi, in un susseguirsi di continui colpi di scena che portano ad un finale che, pur lasciando un filo di speranza, non spazza via del tutto, dalla mente del lettore, i suoi innumerevoli interrogativi. Un seguito che mi ha piacevolmente sorpreso e tenuta incollata fino all’ultima pagina! Davvero brava Laura Usai!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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