LA SARTORIA DEGLI AMORI IMPERFETTI DI SILVIA MAIRA

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: La sartoria degli amori imperfetti.
Autrice: Silvia Maira.
Genere:Romance.
Pagine: 205.
Editore: Land Editore, 11 aprile 2023.
Formati disponibili:Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo 14,00€.
Trama:

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Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l’amore ha un pizzico di colore in più. E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo siciliano? Non c’è niente al mondo che Concetta Paternò ami più della sua famiglia. Giulia, Laura e Anna sono tutta la sua vita. Accanto a lei c’è il mite Salvatore, marito fedele e paziente. Sarta rinomata di abiti da sposa e da cerimonia, Concetta vive una vita tranquilla cedendo al suo unico vizio, la pipa che fuma la sera in terrazza quando è sola, raccontando i suoi pensieri più intimi a Molly , la sua barboncina. Tuttavia, un giorno la vita di Concetta viene sconvolta dall’arrivo di fin troppi aspiranti fidanzati delle figlie, e la donna comprenderà che quella dei generi è una specie umana di cui non fidarsi. È a questo punto che crea il famigerato Podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord e fanatici di musica neomelodica, la povera Concetta avrà il suo bel da fare per decidere quale sia il più vicino a vincere il premio di Aspirante genero più strampalato.

Giudizio:

Anche stavolta Silvia Maira ci porta in Sicilia,più precisamente nella ridente cittadina di Marsala, di cui ci fa percepire profumi, suoni e colori con le sue descrizioni che paiono delle deliziose miniature. Ma , soprattutto, quello che si respira durante la lettura di questo romanzo è l’aria di casa e di famiglia! Tutto ruota intorno alla figura di Concetta Paternò, un vero Generale in gonnella, con l’innata predisposizione a voler tenere tutto e tutti sotto il suo stretto controllo, in particolare le sue tre figlie: Giulia, Laura e Anna. Difatti, come erano solite sostenere le malelingue, chi portava in casa i pantaloni non era di sicuro il mite e remissivo Salvatore, ma le redini della gestione familiare erano affidate a donna Concetta. Lei gestisce assieme alle sue sarte di fiducia, Aida e Luigia, una fiorente sartoria specializzata nella realizzazione di abiti da sposa e da cerimonia. Nel suo lavoro, Concetta è una lavoratrice instancabile e perfezionista . Per lei l’abito da sposa deve essere perfetto in quanto rappresenta per la sposa un sogno che si realizza! Nulla può sfuggire all’attento sguardo o fiuto di questa siciliana verace che ha la stessa natura dell’Etna , ovvero pronta ad esplodere se qualcuno sgarra alle sue regole. Lo sanno bene le sue tre figlie, tenute da lei sotto ferreo controllo! Di certo non può contare su suo marito Salvatore, che è il suo esatto opposto sia fisicamente sia caratterialmente: lui basso e tracagnotto, lei invece alta e imponente; lui accomodante ma solo in apparenza e lei invece dal carattere volitivo e poco propensa a smancerie. Eppure, Concetta Paternò ama più di ogni cosa il marito e le figlie ed è pronta a uscire fuori i suoi artigli da leonessa , se qualcuno o qualcosa tenta di turbare la loro serenità. Sulla vita di questa generalessa in borghese sta però per abbattersi un vero e proprio tsunami, quando irrompono sulla scena tre baldanzosi “picciotti”, i fidanzati delle sue figlie, che paiono essere riuscite ad eludere il suo radar. I tre poveri malcapitati ignorano però di dover avere a che fare con un mastino pronto a coglierli in fallo e a sbranarli senza alcuna pietà. Ma chi di loro sarà capace di superare l’arduo test e conquistare il podio di “genero preferito”? Di certo, quello che dovrà faticare di più sarà “Sbirulino” , così lo ha soprannominato Concetta, quel ragazzo “con un nido di capelli scomposti” e “un orecchino da mucca al naso” di cui si è innamorata la sua piccola Anna. Come può andare a genio della suocera un tipo del genere, che per giunta ama le canzoni di Gigi D’Alessio? La povera Concetta è in preda a un turbinio di ansie e di preoccupazioni, che non si quietano neppure fumando la sua pipa e chiacchierando con la sua fedele barboncina Molly. L’unica in famiglia capace di portarla coi piedi per terra è sua madre Erasma di cui Concetta invidia la serenità, o meglio quell’antica saggezza più forte di ogni tempesta, in grado di discernere sempre ciò che è bene da ciò che non lo è. Dinanzi agli imprevisti della vita riuscirà la nostra generalessa ad abbassare le sue difese e a mostrare il suo cuore di burro? Sarà capace di guardare oltre le apparenze o di rivedere le sue idee? In fondo, lei dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro, quando ha deciso di sposare il suo Salvatore, che “non esiste la coppia perfetta o l’amore perfetto. Esiste l’amore, punto e basta”. Un romanzo che ho voluto leggere ad ogni costo, soprattutto quando ho scoperto che si trattava di una sorta di “Orgoglio e pregiudizio” dei giorni nostri, ambientato per giunta nella meravigliosa Sicilia. Silvia Maira mi ha regalato, anche stavolta, dolcezza ma soprattutto risate per via di alcune esilaranti scene ,descritte alla perfezione, tanto da essermele ben immaginate . Come ho detto all’inizio, ho respirato profumo di casa e di una famiglia semplice ma con saldi principi , tenuta in piedi da un generale dal cuore tenero ,ma affiancata da un uomo che solo in apparenza pare perso nei suoi cruciverba, ma sa invece divenire al momento opportuno un marito saggio e un padre presente. Ma con Concetta Paternò non si scherza mica e pertanto può essere che riesca prima o poi a creare delle cerniere lampo che si aprono con lettere e numerini così da evitare che la paglia si avvicini troppo al fuoco! State all’erta! Intanto buona lettura!!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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