Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Il passato non ha alibi, la prima indagine di Guerino Manforte.
Autori: Francesco Cheynet e Lucio Schina.
Genere: Giallo.
Pagine: 232.
Editore: SC, 23 aprile 2022.
Formati disponibili: Kindle 2,99€/ Cartaceo 10,90€.
Trama:

Raggiunta l’agognata pensione, l’ex ufficiale dei carabinieri e detective privato, Guerino Manforte decide di tornare a Roccabuona insieme al suo amico, un cane di nome Ottone, con la speranza di dedicarsi alla cucina e agli altri suoi hobby. L’accoglienza bonaria che la comunità gli offre e un borgo che non ricordava così bello , incastonato fra le montagne dell’Appennino centrale e ancorato ai ritmi e alle abitudini del passato, sembrano confermargli la bontà della sua scelta. Sarà però Jerry, sconclusionato proprietario di una libreria, a coinvolgerlo in una strana vicenda suo malgrado: la morte di un certo Ignazio Veronesi, avvenuta cinque anni prima nella casa di riposo Villa Azzurra. Anche se appare insensato dar credito alle sue teorie, alcune strane coincidenze convinceranno Guerino a occuparsi del caso. Con la complicità del direttore del museo locale, un eclettico personaggio di nome Egidio Di Stefano, scoprirà un collegamento inquietante fra Villa Azzurra e la Tenuta dei Savoldelli, una proprietà decadente nascosta tra i boschi la cui storia è macchiata da una misteriosa sparizione. Per giungere alla verità, Guerino si troverà costretto a schivare credenze popolari, depistaggi e mezze verità, che lo porteranno a diseppellire antichi segreti dei quali, forse, qualcuno è a conoscenza.
Giudizio:

“Niente più indagini, pedinamenti, omicidi, attentati, rapimenti, solo aria buona, cibo naturale e lunghe camminate nei boschi”. Questo è lo scenario che si è immaginato nella sua mente Guerino Manforte, ex ufficiale dei carabinieri e detective privato, che alla soglia dei 57 anni giunto alla agognata pensione ha deciso di allontanarsi dal caos, dal traffico e dallo stress della vita di città per rifugiarsi, assieme al suo cane Ottone, nella casa dei suoi genitori a Roccabuona. Si tratta di un paesino situato sulla via che porta agli impianti sciistici dei comuni limitrofi e sulle cime delle montagne più alte, che è solito attrarre parecchi turisti per via della neve , delle sue tradizioni popolari e ricostruzioni storiche e anche per via di qualche segreto. È questo il luogo scelto dal nostro protagonista in cerca di pace, di silenzio e di ritmi di vita meno frenetici. Guerino Manforte non è il classico detective di romanzi gialli a cui siamo abituati, è molto lontano dai soliti schemi: è un tipo riservato, appassionato di cucina, che detesta i personaggi dei gialli o delle serie televisive poliziesche i quali sono soliti risolvere in batter d’occhio anche i casi più complicati. Eppure quei lunghi impermeabili con la cinta in vita che è solito indossare lo fanno assomigliare proprio a questi protagonisti “surreali” da cui si sente così distante, tranne , forse, per lo spiccato acume e cocciuta perseveranza che in passato sono stati utili anche a lui per portare a termine le varie indagini. Una volta messo piede in quello che è stato il suo paese natale, che ha dovuto lasciare all’età di cinque anni, si sente immediatamente avvolto da un senso di calore, di fervore e di appartenenza ad una comunità vivace , accogliente ,ma anche alquanto stramba. Difatti sarà proprio la conoscenza di Jerry, lo stravagante proprietario della libreria del paese, appassionato di gialli, di misteri e di tutto ciò che riguarda il mondo esoterico, a catapultarlo , contro la sua volontà, dentro un intricato labirinto dal quale non sarebbe più uscito se prima non avesse compreso tutti i retroscena di una vicenda, in apparenza frutto di assurde dicerie, ma custode invece di tanti segreti. Tutto ruota intorno alla morte, avvenuta cinque anni prima, di Ignazio Veronesi, un anziano ospite della casa di cura Villa Azzurra, la cui struttura accoglie sia anziani sia persone con disturbi psichici. Difatti in passato, Guerino avrà modo di scoprire che si trattava di un manicomio e si chiamava “Il ritrovo della pietà”. La morte, dichiarata come avvenuta per cause naturali, di questo vecchietto , soprannominato come “l’uomo solitario” per via della sua reticenza a parlare di sé e del suo passato, pare intrecciarsi con le strane dicerie che circolano su una dimora storica, ora abbandonata, appartenente ai Savoldelli, una nobile famiglia caduta in disgrazia. La strana scomparsa dell’avvocato Pierluigi Savoldelli e le diverse faide familiari sono state quelle che in passato hanno assicurato a Roccabuona una fama effimera che ha però lasciato dietro di sé una lunga scia di illazioni, misteri e sospetti. Guerino, volente o nolente, si trova costretto a vestire di nuovo i panni del detective: tutta colpa di quel prurito alla base della nuca che inizia a fargli pensare che dietro le fantasticherie di Jerry e alcune coincidenze si celi un fondo di verità. Possibile che Roccabuona non sia quell’isola felice dove aveva immaginato di trascorrere una serena vecchiaia, ma nelle sue viscere nasconda un’anima nera?

Nelle sue indagini Guerino , oltre a Jerry, potrà avvalersi sia dell’aiuto dell’eccentrico ma acuto Professore Di Stefano, un ex ricercatore universitario ed esperto di tradizioni popolari, che ora gestisce con orgoglio il museo del paese; sia del Maresciallo De Leo, che si è occupato in passato della vicenda di Veronesi, archiviandola come un normale decesso dovuto agli acciacchi dell’età. Entrambi questi due personaggi, così diversi per carattere, ma simili per intelligenza saranno di grande aiuto al nostro Guerino per districare una matassa complicata, una vicenda che pare avere radici in un passato fatto di violenza, di soprusi e di vendetta. Quali assurdi scenari si troverà dinanzi il nostro protagonista? Quale il collegamento tra Villa Savoldelli e Villa Azzurra? Guerino riuscirà a collocare solo parte dei tasselli di questo complesso puzzle, ma se alcuni di essi sembrano destinati a dover rimanere opportunamente celati nel passato, altri invece continueranno , forse, ad infervorare l’immaginazione degli abitanti di un paesino, solo in apparenza tranquillo. Un nuovo giallo dalle sfumature noir ,partorito dalle fervide menti di un duo scrittorio che conferma ancora una volta la sua bravura nel dare vita a storie originali e coinvolgenti.

Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️