Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo : I film belli li danno solo di notte.
Autore:Lorenzo Zucchi.
Genere: Narrativa.
Pagine: 276.
Editore: Edizioni Underground? – 3 giugno 2024.
Formato disponibile: Cartaceo 15,00€ da acquistare sul sito casa editrice https://www.edizioniunderground.it/ifbldsdn . Sarà poi disponibile su Amazon nei diversi formati.
Trama:
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Quattro ragazze, tre ragazzi. Quest’ estate sembra finalmente la volta buona per riunire il vecchio gruppo di giochi d’infanzia, dove tutti si fanno ancora chiamare con i soprannomi di un tempo. Ci sarà una festa di notte nella villetta di Scivolo: il pretesto è il rientro di Panda dal semestre Erasmus, ma forse in fondo possono ancora dare una chance all’amicizia dopo che il suicidio di Acqua, anni prima, ha causato di fatto il totale scioglimento della loro compagnia. Erba , Nuvola, Cemento, Distry e Cybo sono tutti invitati alla festa, ma hanno ormai le loro vite e non si sopportano più di tanto: riusciranno a superare il trauma che alloggia in ognuno di loro o sarà il passato a tornare a chiedere un altro pesante pedaggio di emozioni?
Giudizio:
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“C’è un dolore in comune che forse non vogliono condividere troppo apertamente”. “Eighties” era questo il nome di una compagnia di giovani ragazzi le cui vite hanno cominciato a prendere strade diverse, hanno iniziato ad avere interessi non più in comune e sulla quale è calato piano piano il silenzio per cercare di seppellire il passato. Ma, in realtà, continuano tutti ad essere prigionieri della sua ragnatela, nonostante i palliativi effimeri in cui ognuno di essi ha cercato di rifugiarsi per provare ad ottembrare mente e cuore. Gli “Eighties ” non esistono più da tempo! Sono diventati sette fantasmi che si barcamenano in un presente pieno di incertezze e di dolore e sui quali continua ad aleggiare , come un inquietante giudice delle loro anime spezzate e confuse, lo spettro di Acqua , colui che ha innescato, con la sua dipartita, un effetto domino inquietante. Forse, è arrivato il momento che tutti loro lo affrontino a viso aperto, così da metabolizzare in maniera definitiva quel trauma che ha decretato la loro rottura. Questo è il motivo che spinge Scivolo, la più giovane del gruppo, fresca di maturità e ancora indecisa sul suo futuro, a organizzare per quell’estate, nella sua villa al numero 5, una reunion storica dove tutti loro avrebbero avuto la possibilità di appianare le situazioni spinose ancora rimaste in sospeso. Da amante dei film horror, Scivolo, la ragazza che pur non amando il conformismo sociale vi si è adeguata per non essere più additata come la “sfigata” viziata, ha messo su , per la sua serata speciale, una sorta di “proiezione cinematografica” in cui lei e i suoi amici storici avrebbero recitato i loro ruoli, ognuno celato dietro il proprio nomignolo, e tutti in attesa della loro guest star: Panda! Lei è la ragazza “gothic” che ha deciso di mettere una distanza di km tra sé e l’Italia, tra sé e la sua famiglia opprimente e soprattutto tra sé e il passato. Ha scelto l’Irlanda, come luogo dove provare ad “affogare” le sue angosce interiori, ma ora stanno per scoccare di nuovo le lancette della sua condanna, del suo ritorno in quella terra di cui non ha sentito la mancanza “nelle serate sospese di Dublino che danno l’illusione di non finire mai”. L’ invito inaspettato da parte di colei che ha sempre considerato una piccola sfigatella ,che per anni ha cercato di imitarla con la sua stessa passione per gli horror e la musica metal, la costringe a fare riaffiorare un passato che ha reciso di netto, come con il suo ex Nuvola verso il quale non prova nessun tipo di sentimento, come se i loro due anni insieme non fossero mai esistiti. Quella storia, conclusasi senza un motivo, continua invece ad essere un “cruccio” pesante per l’orgoglio di Nuvola che pare non aver mai superato la perdita di colei per la quale aveva provato a cambiare. Lui, il laureato in economia aziendale, che avrebbe preso le redini dell’azienda agricola di famiglia, ha mantenuto il suo legame con Cemento, anche lui laureato ma in architettura, e come lui ancorato sentimentalmente ad un sogno. E a completare il quadretto, dai contorni sempre più confusi, vi sono Erba, il ragazzo che dopo l’ennesimo ritiro da scuola ha scelto una vita da perfetto eremita e la coppia formata da Distry e Cybo, due ragazze che si augurano , tra dubbi e perplessità, di poter vivere alla luce del sole la loro omosessualità, una volta trasferite in una grande città come Bologna. Non potrebbero essere più diverse queste due ragazze: la prima, con le sue ciocche di capelli colorate, ha il soprannome derivato dall’abbreviazione della parola “distributore” di merendine, mentre quello di Cybo è la parola stilizzata di “cibo” : un vero paradosso per la ragazza fissata perennemente con la linea e apparentemente troppo fredda. Questi ragazzi appaiono come sette universi distanti e differenti, eppure scandagliando a fondo nelle loro anime “fragili” , risultano simili nella loro incapacità di affrontare la vita, le difficoltà e il dolore. Cosa accadrà quando si ritroveranno di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto? Sapranno recidere il cordone ombelicale che in fondo li tiene a sé prigionieri e succubi delle loro stesse perverse paure? “Il quotidiano non ci protegge all’infinito , il passato prima o poi ritorna a tormentarci”. Chi o cosa si cela dietro la maschera di un volto diviso in due colori diversi: bianco e rosso? Una lettura che se da un lato ha la capacità di trascinarti in fondo alle esistenze di questi ragazzi dei quali, nonostante siano celati dietro i loro nomignoli, viene fatta una descrizione fisica e psicologica attenta, dall’altro ti lascia in uno stato di inquietante sospensione tra realtà e allucinazione. Un romanzo dai contorni noir , che riflette lo specchio deformato di una generazione “perduta” in cerca di un qualsiasi escamatoge per fuggire dalla realtà.
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Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️