Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Ti amo già da un po’.
Autrice: Tania Paxia
Genere:Narrativa rosa.
Pagine: 322.
Editore: Self Publishing, 14 gennaio 2023.
Formati disponibili: Kindle 2,99€/ Kindlunlimited 0,00€.
Trama:

Maybelle Watson è un avvocato e lavora presso il Davis&Associates, uno dei più prestigiosi studi di Manhattan. È fidanzata con Luke , il figlio del capo. Ma per colpa di un caso che è determinata a non accettare litiga con lui , nonostante manchi una settimana al Natale. Stufa della sua vita a New York parte per il New Hampshire per ritrovarsi a Keene, la piccola città dove è cresciuta e dove presto si sentirà di nuovo a casa. Qui rincontrerà Peter Harper , il suo migliore amico, il suo Peter personale, il migliore amico che per otto anni era diventato un estraneo. Complici un gazebo, la neve, le romantiche decorazioni e la cioccolata calda dal cuore di ghiaccio, May scoprirà quello che Harper avrebbe voluto dirle una sera di inizio estate. Questo romanzo è stato pubblicato in versione self-pub nel 2015 e in edizione Newton Compton nel 2017.
Giudizio:

“Mi sentivo smarrita , come se il percorso che avevo appena intrapreso non fosse quello giusto”. Questo è il pensiero che si agita nella mente di May Watson, nel momento in cui si rende conto di aver con un colpo di spugna mandato all’aria la sua carriera di avvocato, presso uno dei più prestigiosi studi associati di New York, nonché aver posto fine alla sua relazione con Luke, il figlio del capo. Un’arrampicatrice sociale e una mediocre , anzi “la migliore mediocre tra i mediocri! Queste le parole che aveva usato il padre del suo fidanzato , quando lei aveva rifiutato di accettare l’incarico che volevano assegnarle , dopo aver raccolto le prove della inconfutabile colpevolezza del suo “presunto” assistito e la sua connivenza con un detective di polizia. May aveva deciso di prendere la laurea in legge e pensava davvero che quello sarebbe stato il lavoro giusto per lei , ma nello studio Davis & Associates si è sentita subito fuori luogo , circondata da un covo di iene e di volpi che accettavano i casi non per prestare assistenza, ma solo per i soldi , la fama e la popolarità. Per i suoi colleghi lei era una “raccomandata” , una arrampicatrice sociale , che era riuscita ad accaparrarsi un buon partito! Dinanzi alle accuse del signor Davis e all’impassibile silenzio di Luke , May ha però deciso di dire BASTA, le ci voleva un po’ di colore nella sua vita divenuta ,negli ultimi anni, monocromatica, proprio come il lussuoso loft del suo fidanzato. Era ora per May di tornare a Keene, la piccola città del New Hampshire, da cui era fuggita prima per partire per il college e poi per trasferirsi a New York. Era ora di tornare a casa ,così da riordinare le idee e ricomporre il suo cuore a pezzi! Nonostante la sofferenza per ciò che si stava lasciando alle spalle, May si sente incredibilmente bene e soprattutto orgogliosa di non aver tradito la sua coscienza e i suoi valori in nome di un effimero successo. Nonostante sia consapevole che non sarà affatto facile dimenticare sette anni della propria vita, si sente finalmente libera : libera da Luke, dai Davis e da quel lavoro che aveva finito per odiare! Una volta messo piede in città , viene investita da un’ondata di calore, nonostante il freddo pungente che la circonda, e soprattutto da una marea di ricordi che le fanno pian piano capire come , lì, lei aveva lasciato frammenti del suo cuore. Nulla pare cambiato: il colore giallo delle pareti della sua vecchia stanza, l’ingombrante irruenza di sua madre , la discrezione di suo padre , la polverosa libreria della Signora Pierce e la tavola calda degli Harper nel cui menù continuava ad esserci la cioccolata calda “Watson” con un ingrediente segreto, che cambiava a rotazione. Forse mancava un solo, ma importante tassello per completare il suo puzzle, mancava la presenza di colui che in passato era stato il suo migliore amico, la sua persona speciale, scomparsa dalla sua vita senza una spiegazione :le manca Harper, così era solita chiamarlo con il suo cognome, visto che lui detestava il suo nome, ovvero Peter. In quel preciso momento, in balìa della marea di ricordi, May inizia a interrogarsi sul perché in quei lunghi otto anni avessero smesso di parlarsi o di cercarsi, facendo naufragare un’amicizia bellissima. Cosa ne era stato di Peter Pan e della sua Trilli in quegli anni? Così era solita chiamarli la dolce signora Pierce , colei che anche ora, a distanza di anni, pare leggerle bene in fondo alla sua anima e capire cosa magari fa bene al suo cuore.

Ma cosa accadrà a May, quando i suoi occhi si tufferanno nuovamente in quelli scuri del suo migliore amico? Quale sarà la sua reazione nel constatare come Harper non sia più il timido adolescente che ricordava , ma è un bellissimo uomo e soprattutto un bravo giornalista? Diffidenza ed imbarazzo sono le prime sensazioni che May avverte quando ha la possibilità di averlo di nuovo al suo fianco. Non sarà facile per May riuscire a colmare anni di silenzio e di incomprensioni; come non sarà neppure semplice dare un nome a quello strano formicolio sottopelle che avverte , quando ha modo di farsi inebriare dall’odore della pelle di Harper, che sa di cioccolato e di caffè. “Lasciati sorprendere”! Questo è il consiglio che le ha dato la lungimirante signora Pierce! Ma tanta è la paura di abbandonare la friend zone e rovinare un legame speciale appena ritrovato: Harper è solo il suo amico, la sua persona speciale! Cosa succederà quando un biglietto non letto, risalente ad una lontana estate, sbucato dal cilindro dei ricordi pare intenzionato a scoperchiare una verità, a lungo taciuta? Prima di fare chiarezza con sé stessa, May ha un conto in sospeso e una rivincita da prendersi, solo dopo potrà davvero ricominciare! Ci sarà Peter Pan ad attendere il ritorno della sua Trilli ? Una lettura che è una coccola al profumo di cioccolata calda, ma con un sorprendente cuore di gelato!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️