Ed ecco con un nuovo racconto insieme ad Anna Maria.
Titolo: Il giardino dei Van Hoboken.
Autrice: Cristina Tagliabue.
Genere: Racconto.
Pagine: 86.
Edito: Self Publishing, 9 maggio 2020.
Formati disponibili: Kindle 6,99€
Kindle Unlimited 0,00€
Cartaceo copertina flessibile 9,35€.
Trama:

Giulia ha vent’anni ed è una vivaista. Terminati gli studi, trova impiego presso un importante garden della città. Svolge il suo lavoro con pura passione, è convinta che la vista di un prato in fiore sia balsamo per la mente. Un vaccino naturale alla frenesia della vita moderna. “Devi stare con i piedi per terra” le ripetono i genitori preoccupati per la sua indole sognatrice e la tendenza ad avere la testa tra le nuvole. Secondo loro un giorno o l’altro avrebbe preso il volo come i palloncini che vendono alle fiere sparendo nell’atmosfera. Eppure, Giulia crede con tenacia nella sua visione del mondo ideale. Il destino le darà ragione? Di certo ha in serbo qualcosa, che partendo da un piccolo fiore la porterà a misurarsi con il senso stesso della vita. O sarà ancora frutto della sua immaginazione?
Giudizio:

Ricordate la favola di “Alice nel paese delle meraviglie” e la sua straordinaria avventura assieme al sempre di corsa Bianconiglio? Beh, quella raccontata da Cristina Tagliabue e fatta vivere dalla sua giovane protagonista, la ricorda alquanto; perché quella che vivrà la sognatrice Giulia, sarà una esperienza non solo incredibile ma anche illuminante per il suo futuro. Giulia è una vivaista, ama i fiori e le piante, sogna un mondo pulito e sgombro da smog e rifiuti, dove magari circolare preferendo agli inquinanti e tradizionali mezzi, la più ecologica e pratica bicicletta. Giulia è dunque una sognatrice, che vive in un tempo, il nostro, quello del ventunesimo secolo, dove invece il progresso tecnologico, coi suoi pro e contro, domina incontrastato e in cui noi uomini stiamo pian piano dimenticando le bellezze e le fragilità del Pianeta che da sempre ci ospita. Giulia, oltre al suo amore per la natura, diventato un lavoro, da ragazzina coltivava un altro sogno: diventare una famosa archeologa, visto il suo interesse per il periodo preistorico. L’ amore per le piante e per il passato e il successivo incontro coi coniugi Van Hoboken per realizzare il loro giardino saranno “galeotti” per la straordinaria e surreale esperienza di Giulia. Un viaggio in un tempo selvaggio, inospitale e addirittura pericoloso, ma che custodisce ancora bellezze incontaminate , non deturpate dall’uomo e dal progresso. Un viaggio non casuale. Un viaggio che farà nascere in Giulia una maggiore consapevolezza della necessità anche del suo piccolo ma prezioso contributo per cercare di rendere più vivibile il nostro Pianeta. Quello di Cristina Tagliabue è un racconto davvero piacevole, scritto in modo semplice però accurato, viste le dettagliate informazioni sia sulle piante sia sulle ere geologiche; sicuramente apprezzabile per il messaggio ecologista in esso contenuto. Lo consiglierei in primis ad un pubblico giovane che magari potrebbe fare tesoro dell’esperienza di Giulia; ma anche per un target adulto in quanto, come Giulia docet, tutti noi siamo i “Custodi” del nostro tempo e il Pianeta Terra ha bisogno, per continuare a vivere, del contributo di tutti! Ad una lettura superficiale potrebbe apparire “elementare” e “banale” , ma lo considero un romanzo breve, scorrevole e non pretenzioso.
Stelle: 4 ⭐️⭐️⭐️⭐️