Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Le relazioni perfette.
Autrice: Allyson Taylor.
Genere:Romance Suspense.
Pagine: 250 circa.
Editore: Cignonero, 15 settembre 2022.
Formati disponibili: Kindle 3,99€/ Kindlunlimited O,00€.
Trama:

La vita di Hope Ward , venticinque anni, è sicuramente impegnativa ma priva di ombre e segreti : un lavoro da commessa che la soddisfa, qualche amico sincero su cui poter fare affidamento, un padre malato di cui prendersi amorevolmente cura e una relazione appena iniziata con Desmond, un affascinante medico che sembra il ritratto della perfezione. Sembra proprio che tutto stia andando per il verso giusto… Almeno finché Hope non si risveglia seminuda, legata e imbavagliata in uno scantinato senza finestre, vittima di una figura incappucciata che non parla e prova piacere nell’affamarla e nel terrorizzarla. Non ha idea di come sia finita lì…Non ha idea di chi ce l’abbia portata né di chi sia il suo aguzzino e di cosa voglia da lei. Lei non ha fatto niente di male a nessuno. E non ha idea di come farà a salvarsi. Dopo “tutte le cose che non so di te” e “musica per un giorno di pioggia” Allyson Taylor ci sorprende con un domestic thriller dal respiro internazionale, ricco di colpi di scena e dai risvolti inaspettati da leggere tutto d’un fiato.
Giudizio:

“Dovevo mi trovavo? Come ero finita lì?” Questi gli angoscianti interrogativi che si pone la nostra protagonista, Hope Ward, quando si sveglia indolenzita e frastornata, non nella camera della casa di riposo dove suo padre, affetto da Alzheimer, alloggia da circa due anni, bensì in un luogo che non conosce e senza la possibilità di chiedere aiuto. Ma la cosa che ancora di più la terrorizza è il rendersi conto di essere bendata , di avere le braccia bloccate dietro la schiena e di essere sdraiata a pancia in giù su una superficie fredda e dura. Il panico sta per impadronirsi di lei, pian piano che cerca inutilmente di rammentare come e quando è finita in quella ,che percepisce una sorta di prigione, ma i suoi ultimi ricordi appaiono avvolti in una nebbia fitta. “Dovevo combattere. Non potevo rassegnarmi e lasciarmi andare tra le braccia della morte. Dovevo tornare a casa. Mio padre aveva bisogno di me”. Questo è quanto continua a ripetere a se stessa, cercando di tirare fuori lo spirito da leonessa , che ha sempre albergato in lei, permettendole di superare tante difficoltà, e che ora doveva aiutarla a restare lucida , così da trovare il modo per uscire da quella situazione surreale. “Chi era questa persona? Perché mi teneva rinchiusa lì dentro? Cosa avevo fatto per meritarlo?” Ecco i nuovi assillanti interrogativi che iniziano a pungolare la sua mente, sempre più confusa, quando fa la conoscenza del suo sequestratore : un uomo alto e possente, con il volto coperto da un passamontagna, ma da cui può scorgere due occhi scuri e malvagi. Doveva scoprire l’identità e il perché quello psicopatico l’avesse sequestrata , portandola via dalla sua quotidianità, fatta del suo lavoro da commessa in un negozio di abbigliamento, del tempo libero con il suo amico Shaun e con suo padre e dei momenti dolci e passionali con quell’uomo da poco entrato a fare parte della sua vita, ma capace di mettergliela totalmente a soqquadro. Doveva sopravvivere, non aveva altra scelta! Ma il suo spirito di leonessa finisce per vacillare, quando ha modo di vedere il volto del suo aguzzino e venire a conoscenza del motivo del suo sequestro: il mondo di Hope crolla pericolosamente, inghiottita in una oscurità profonda! Ma cosa accadrà alla nostra Hope, quando a tirarla fuori da quell’incubo finirà per essere proprio quell’uomo che, qualche mese prima, piombato casualmente nel suo negozio, era riuscito a provocarle un terremoto di emozioni con un semplice sguardo? Se Hope ha pensato di avere toccato il fondo con il suo rapimento e con l’identità del suo sequestratore, ora è messa dinanzi ad una nuova prova , che provocherà un duro conflitto tra la sua mente e il suo cuore. Lo scoprire che l’uomo di cui si era innamorata e che era stato capace in pochi minuti di trasformarla da donna indipendente e forte in una vulnerabile e desiderosa di lasciarsi risucchiare dall’attrazione palpabile tra loro le aveva mentito, celando la sua reale professionale, è l’ennesimo duro colpo per la nostra Hope.

Non avrebbe mai potuto perdonare e dimenticare le menzogne che le aveva detto. Niente avrebbe potuto spingerla di nuovo tra quelle braccia, che l’avevano però fatta sentire a casa, protetta e amata. Era stato tutto un bellissimo sogno, dissoltosi in una bolla di sapone! Non avrebbe potuto più avere nuovamente fiducia in lui! Questo è quanto si impone Hope pur di non cedere alla tentazione di credere nel suo pentimento e concedere ad entrambi una nuova occasione per costruire un qualcosa di nuovo sulle macerie del passato. Riuscirà Hope a riconquistare la fiducia che ha smarrito? Riuscirà a scoprire l’enigma che si cela dietro il suo sequestro? Allyson Taylor ha creato un romance suspense da cardiopalma, capace di destabilizzare e confondere il suo lettore sin dalle prime pagine. Gli concede piccoli spiragli di luce per poi farlo sprofondare di nuovo nella confusione e nel tormento, in una continua altalena di emozioni, che trovano però il suo sofferto appagamento solo alla fine. La narrazione procede su due differenti piani temporali paralleli , che si ricongiungono man mano che ogni tessera del puzzle troverà la sua collocazione! Questo ci permette di vivere in simbiosi con la protagonista ogni step emotivo fisico e psicologico, che sarà costretta ad affrontare. Volutamente ho omesso più dettagli sulle dinamiche della storia e persino sul nome di chi ha rivoluzionato la vita di Hope, perché ho preferito che ogni lettore possa, come me, farsi trascinare, destabilizzare e coinvolgere da ogni emozione racchiusa in queste pagine! Perché in questo romanzo: nulla è come sembra! Dopo “Tutte le cose che non so di te”, per la seconda volta, Allyson Taylor sei stata capace di lasciarmi senza fiato!!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️