Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Schegge di parole.
Autrice: Maria Cristina Buoso.
Genere: Raccolta di poesie.
Pagine: 54.
Editore: PlaceBook Publishing, 19 marzo 2021.
Formati disponibili: Kindle 3,90€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo 10,66€.
Trama:

Maria Cristina Buoso. Scrive le prime cose quando era giovanissima. Inizia con fiabe e poesie, crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, romanzi e gialli. La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale ” Una poesia per Telethon” a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S. ( Melbourne Australia) ha ricevuto la Menzione d’Onore. La poesia “Bugie” ( Stones of Angels) è stata inserita nel Volume 6 – In Our Own Words : A Generation Defining Itself _ Edited by Marlow Perse Weaver USA (2005). Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’ Association Rencontre Italie Annecy ( Francia) per la Sezione Prosa ( Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto. Ha pubblicato alcuni libri, gli ultimi nel 2017 “Anime” e nel 2021 “Vernissage”.
Giudizio:

Da quando collaboro con il blog, ho avuto modo di cimentarmi tra generi differenti ricredendomi su alcuni di essi. Uno fra questi è il genere poetico! Di solito la parola POESIA fa riaffiorare vecchie reminiscenze scolastiche, il più delle volte il ricordo di poesie imparate a memoria, per imposizione, senza comprenderne davvero il significato. Di certo, oggi, ho maturato una consapevolezza diversa e forse anche questo mi aiuta a voler scoprire cosa si nasconde dietro quei versi che non sono buttati lì a caso, ma vogliono raccontare una storia, un pensiero o un’emozione. Queste poesie di Maria Cristina Buoso hanno la capacità di essere immediate : alcune delicate come un battito di ali di farfalla, altre più graffianti per spingere a scavare a fondo nella propria anima e altre ancora sono uno schiaffo violento ed improvviso su una società contemporanea avvinta tra tentacoli subdoli e pericolosi. L’immediatezza è data soprattutto dalla scelta “particolare” dell’autrice di aver allineato i propri versi in un modo che pare frammentario o casuale , ma invece segue un preciso ordine, ovvero permettere al lettore di focalizzare la sua attenzione su ogni singola parola, distinguendone l’importanza a seconda dal suo essere state scritte in maiuscolo o minuscolo. Così facendo, è riuscita a creare vivide immagini dietro quell’ apparente caos di parole , facendo intravedere il messaggio l’emozione o il pensiero in esse custodito. In questa breve raccolta è riuscita comunque a spaziare da argomenti più intimi , come il suo lacerante interrogarsi su sé stessa , sul suo passato che l’ha resa la donna di oggi e sul dubbio lacerante di quale sarà la sua identità domani per poi sconfinare su pensieri universali , come l’incapacità dell’essere umano di amare o di far trasparire i propri sentimenti o la terribile paura della solitudine e del sentirsi costantemente “un’ombra senza spessore , senza luce” : invisibili e soli! Non mancano poi poesie di denuncia verso quei mali che affliggono la realtà odierna, come la droga e la guerra , ma anche tra esse è possibile scorgere un barlume di speranza e un desiderio famelico di libertà. Lo stesso anelito di quelle mani protese verso l”esterno degli ebrei stipati nei vagoni merci in cerca di quella libertà da cui erano divisi solo da una grata di ferro! A tale proposito voglio riproporre alcuni suoi versi che ho trovato emblematici : “Ci sono due tipi di Prigioni . UNA DA CUI si evade e UNA IN CUI si evade”. Queste sue parole sono proprio come schegge che lasciano un segno, ma permettono anche alla immaginazione di evadere e dare libero sfogo alle proprie emozioni! Fino ad ora avevo conosciuto Maria Cristina Buoso sotto la veste di scrittrice di thriller o di gialli, ed è stato bello apprezzare e conoscere un altro lato della sua personalità a conferma della sua versatilità e della sua bravura!
Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️