Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Teddy.
Autore: Jason Rekulak.
Genere: Thriller Paranormale.
Pagine: 416.
Editore: Giunti, 7 settembre 2022.
Formati disponibili: Kindle 9,99€/ Cartaceo 16,05€.
Trama:

Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli animali, gli alberi, i genitori e, occasionalmente, la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l’estate c’è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo momento, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all’assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All’apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra essere uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell’età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è tutta colpa di Anya , è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi. Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, vi sorprenderà, pagina dopo pagina, in un inquietante crescendo , fino all’imprevedibile colpo di scena finale.
Giudizio:

“, È la stessa sensazione di quando si fa un puzzle e si è quasi finito, ma poi si scopre che nella scatola mancano tre pezzi che andavano proprio al centro dell’immagine”. La sensazione di frustrazione e di confusione, che si percepisce nelle parole pronunciate da uno dei personaggi di questo thriller, è la medesima che ho provato io durante la lettura. Ogni volta che pensavo di essere sulla strada giusta per risolvere l’enigma, ecco spuntare un nuovo tassello pronto a mandare all’aria ogni mia congettura fino ad arrivare al colpo di scena finale, che mi ha letteralmente spiazzata. Stephen King ha definito questo thriller paranormale “il più inquietante dell’anno” , di sicuro la cosa più inquietante sono i disegni realizzati da un dolce bambino di cinque anni, da cui trapela il desiderio della mano che li muove di voler raccontare una storia, quella di Anya e del suo dolore. L’inserimento nel romanzo dei disegni, di cui si racconta, è il quid in più dell’intera narrazione, perché offre al lettore la percezione visiva di quanto letto così da trasmettere quel senso di inquietudine e di smarrimento che aleggia in queste pagine. Teddy, il piccolo protagonista, è un bambino di cinque anni, che si è da poco trasferito assieme ai suoi genitori Ted e Caroline Maxwell a Spring Brook nel New Jersey e vive in una bellissima villa in stile vittoriano di tre piani con annesso giardino e piscina. La sua pare una vita assolutamente perfetta, se non fosse per quella passione improvvisa ed ossessiva che il bambino ha maturato per il disegno, appena messo piede nella nuova casa. I disegni, alquanto inquietanti, che Teddy realizza con le sue matite colorate afferma di farli per assecondare il volere della sua amica immaginaria di nome Anya. Ted e Caroline Maxwell sono convinti che il trasferimento in una nuova città abbia indotto il bambino ad escogitare un modo, anche se strano, per esprimere la sua creatività. La presenza di Anya è solo il suo modo per sentirsi meno solo! Questa è la versione che si sente propinare dai coniugi Maxwell il giorno del suo colloquio come baby sitter la giovane Mallory Queen, una ragazza dal passato turbolento e difficile. Mallory è infatti una ex tossicodipendente , ma grazie al suo programma di riabilitazione è “pulita” da diciotto mesi e si sente pronta per questo lavoro, che non solo le consentirebbe di lasciare la casa famiglia di Philadelphia, in cui vive, ma soprattutto le permetterebbe di sentirsi indipendente e di sicuro più forte psicologicamente. È stato Russell,il suo sponsor, a procurarle il colloquio dai Maxwell i quali appaiono agli occhi di Mallory come due genitori apprensivi ma amorevoli. Se Caroline Maxwell, che lavora in ospedale coi veterani di guerra, pare più propensa ad assumerla nonostante il suo passato non roseo, invece suo marito Ted la considera “troppo rischiosa” e la sottopone ad un estenuante interrogatorio, a cui Mallory era ovviamente pronta, visto il suo curriculum, ma è determinata a farsi assumere. È l’immediata sintonia che riesce a creare con il piccolo Teddy ad abbattere ogni remora e farle avere il lavoro. Mallory si abitua ben presto alla sua nuova routine: le piace vivere nel piccolo cottage , che le è parso la prima volta come la casetta di marzapane di Hansel e Gretel e che diventa per lei il suo “bozzolo al riparo da ogni tentazione”. Le piace occuparsi di Teddy, quel bambino che nonostante il suo guardaroba preferisce indossare la stessa t-shirt a strisce viola e passare il suo tempo a disegnare. I coniugi Maxwell la fanno sentire un membro della famiglia e persino Ted, il più diffidente nei suoi confronti, pare guardarla con occhi diversi. “Ironicamente, l’unica persona a crearmi problemi nel mio lavoro è quella che non esiste:Anya”. Sono infatti i disegni che Teddy sostiene consigliatili da Anya a turbarla perché paiono raccontare una storia terrificante, una storia che difficilmente può essere partorita da un bimbo di cinque anni. Mallory si convince sempre di più che Anya sia uno spirito e che usi le mani di Teddy per fare conoscere la sua vicenda: il suo assassinio! Ma chi potrebbe credere a quelle che paiono le fantasie di una ex tossicodipendente? Mallory trova un alleato nel giovane Adrian, il quale pur non conoscendo la sua storia si offre di aiutarla nel venire a capo dell’intricata vicenda Tutto sembra portare verso una sola direzione, ovvero la precedente proprietaria del cottage : Anne Barrett, una pittrice vissuta dopo la Seconda Guerra Mondiale, scomparsa in modo tragico. È il suo spirito ad animare quei disegni? È perché Anya sembra desiderosa di essere creduta proprio da Mallory? Un thriller che riesce a sconvolgere il lettore soprattutto per il suo finale inaspettato
Stelle: 4⭐️⭐️⭐️⭐️