Recensione a cura di Anna Maria.
Titolo: Mia bellissima.
Autrice: Kiara Maly.
Genere: Romance Contemporary / Age Gap.
Pagine: 203.
Editore: Cherry Publishing, 9 marzo 2022.
Formati disponibili:Kindle 4,99€/ Kindlunlimited 0,00€/ Cartaceo 12,50€.
Trama:

Calista ha diciassette anni e un papà greco che le ha trasmesso una passione smisurata per la storia dell’arte classica. Tutto il suo amore è rivolto ai libri che studia con devozione con l’obiettivo di diventare un’archeologa o una restauratrice. Quando il primo giorno di scuola entra in classe il nuovo professore di storia dell’arte, però, il suo mondo si ribalta. Stefano è giovane, affascinante e condivide con lei l’amore per la Grecia. Un’emozione mai provata prima la sconvolge e lo studio non le basta più. Stefano è appena tornato in Italia dopo aver studiato e insegnato alcuni anni ad Atene, intrappolato in una relazione che da troppo tempo va avanti per inerzia, sembra interessarsi solo ai suoi studi e alla amata Grecia. Ma quando incrocia per la prima volta lo sguardo di quella bellissima e talentuosa studentessa, le certezze che credeva granitiche cominciano a sgretolarsi e l’arte non gli basta più. Romanzo Autoconclusivo
Giudizio:

“Siamo due colori primari che si sono mescolati in un unico colore, più brillante e luminoso”. In questa frase estrapolata dal romanzo è racchiuso tutto l’ Amore tra Calista e Stefano, nato come il classico colpo di fulmine, che ha però ha dovuto affrontare un percorso irto di ostacoli prima di giungere al traguardo agognato. L’Amore è quel sentimento totalizzante, che quando sceglie chi avvincere nelle sue spire, non bada all’età o ai ruoli sociali! L’Amore non ha paura di quelle barriere stereotipate che l’uomo, invece, tende a crearsi, fino a reputarle giuste e a trasformarle nella sua prigione. La storia raccontata da Kiara Maly ha come protagonisti due anime affini per il cuore, ma non per la ragione. Agli occhi della bigotta società, anche quella odierna, la loro storia è sbagliata per via di quell’abisso che li separa : quindici anni di differenza e , come se ciò non bastasse, per via dei ruoli che essi ricoprono al loro inizio : lei una studentessa, lui il suo professore. È contro una marea di pregiudizi, di paure e di incertezze che li vedremo combattere giorno dopo giorno, anno dopo anno, nella vana speranza di relegare quel loro sentimento in un angolino del cuore e considerarlo solo come un dolce, ma proibito ricordo. Ma si potrà mai riuscire a cancellare dal cuore, dalla mente e dal corpo quel sentimento così puro che invece di estirparsi pare sempre più radicato in loro? Ma chi sono i protagonisti di questa storia così tormentata? Calista è una studentessa di diciassette anni, figlia di genitori separati e di origine per metà italiana e per metà greca. Agli occhi della sua algida madre, Eleonora Villasanta, uno degli avvocati divorzista più temuti di Milano, Calista si sente “invisibile”. Per sua madre esiste solo il suo lavoro e la routine che si è creata dopo la separazione e dove sua figlia pare avere lo stesso ruolo di un soprammobile da spolverare all’occorrenza. Se il rapporto con sua madre è inesistente , nonostante vivano sotto lo stesso tetto; diverso è quello con suo padre Geòrgios il quale dopo la separazione ha deciso di lasciare il suo lavoro di assicuratore per tornare nella sua città natale nell’isola greca di Naxos. È grazie a suo padre se Calista ama profondamente la Grecia e soprattutto la sua storia, difatti è per questo che sogna di diventare un’archeologa o una restauratrice. I mesi estivi che la ragazza trascorre assieme a suo padre e a sua nonna rappresentano l’iniezione di felicità necessaria per poi sopportare i lunghissimi mesi a Milano con sua madre. Per fortuna nella vita di Calista vi è la sua migliore amica Sara con la quale, nonostante le differenze caratteriali, ha stretto un legame speciale, un legame che si rivelerà solido e prezioso. Sara in più occasioni fungerà per la nostra protagonista, come una sorta di grillo parlante, all’apparenza fastidioso per via delle sue filippiche velenose , ma dette solo a fine di bene. La vita di questa adolescente viene però messa a soqquadro, quando il primo giorno di scuola del quarto anno del Liceo Artistico e il giorno del suo diciassettesimo compleanno fa la sua comparsa il nuovo prof di storia dell’arte. Stefano Ferrario non è affatto un vecchio bacucco prossimo alla pensione o un orso brutto e cattivo, bensì è l’incarnazione della bellezza classica greca : giovane, bello, carnagione ambrata, capelli castani con un ciuffo ribelle e due occhi color nocciola caldi e magnetici.

È lui , quello che sin dal primo istante in cui i loro occhi si incrociano, mette k.o. la nostra Calista, facendole sentire una irrefrenabile tempesta ormonale e spingendola a compiere maldestri tentativi pur di farsi notare dal suo prof. Ma è stato sufficiente pronunciare il suo nome :Calista, che in greco significa “bellissima”, per far scoppiare nel petto di Stefano un inspiegabile effetto big bang. È stato sufficiente perdersi nelle sue pozze acquamarina, che hanno un effetto distruttivo per la sua psiche e il suo cuore. “Mia Calista. Mia bellissima”. Quante volte vedremo Stefano, combattere e vacillare col desiderio di pronunciare quelle parole senza paura, ma la differenza abissale di età e la barriera invalicabile imposta dai ruoli scolastici sono un deterrente doloroso, ma giusto per restare al proprio posto: dietro la cattedra. Nonostante le loro affinità, il loro comune interesse per la storia classica greca e l’evidente attrazione che li avvince , Stefano e Calista si imporranno di non oltrepassare quei limiti invisibili deontologici che li separano. E anche quando tali limiti verranno cancellati dal tempo, entreranno in gioco dubbi, insicurezze e paure. Saranno capaci di lasciarsi sfuggire la loro unica fonte di eutychia? Una storia che può apparire come il solito cliché, resa invece speciale grazie alla connotazione carismatica dei suoi personaggi, al percorso di maturazione che intraprendono e poi grazie ai riferimenti al mondo neoclassico greco.

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️