IL MIO ULTIMO REGALO DI VIVIAN EDWARDS

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Il mio ultimo regalo.
Autrice: Vivian Edwards.
Genere:Romance.
Pagine: 264.
Editore: Self Publishing, 9 dicembre 2021.
Formati disponibili:Kindle 0,99€/ Kindlunlimited 0,00€.
Trama:

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I fantasmi del Natale, presente, passato e futuro, sono per April i personaggi di un libro che ha letto da bambina, di certo non si sarebbe mai aspettata di averne tre tutti per sé. In fondo lei non ha problemi da risolvere: possiede una bellissima pasticceria dal nome prettamente natalizio che gestisce con l’aiuto della sorella Sarah e dell’amico Joey, e c’è addirittura un affascinante quanto misterioso fioraio che tenta in tutti i modi di conquistarla, malgrado lei gli permetta a mala pena di rivolgerle la parola per un’ordinazione. April ha tutto, tranne suo marito, che l’ha resa vedova due anni fa e che il suo cuore non riesce a lasciare andare. E se lui le facesse un ultimo regalo?

Giudizio:

Dopo la morte di suo marito Matt, in un incidente stradale, avvenuto due anni fa, April si è trasformata nella versione femminile di Dottor Jekyll e Mister Hyde. Il giorno si ammazza di lavoro nella pasticceria che ha acquistato con il marito e che ora gestisce assieme a sua sorella Sarah e al loro migliore amico Joey. La Gingerbread House è l’unico luogo dove sente più vicina la presenza di Matt. Di notte, invece, preferisce indossare i panni di femme fatale, cercando di anestetizzare il suo dolore tra le braccia di un uomo diverso ogni sera. Per April tornare la sera in quella casa vuota è la più grande agonia, a cui ha cercato di ovviare con questo escamotage: un rimedio al dolore, assolutamente effimero. Assistono impotenti al suo “non vivere” sia Sarah che Joey, gli unici che tentano senza successo di indurre April ad andare avanti davvero e non di continuare ad autodistruggersi col suo comportamento passivo e rinunciatario. Ogni notte con quegli uomini April tenta solo di appagare il suo desiderio di sentirsi di nuovo amata, è il solo momento in cui “il drappo del dolore” cade ma, il giorno dopo, le resta solo un grande vuoto. L’unico uomo che riesce a metterla in soggezione, nonché a provocarle una attrazione contrastata, è quel fastidioso e pieno di sé del suo dirimpettaio di negozio: Ryan si è trasferito da circa un anno a New Hope , ha aperto un negozio di fiori e si reca ogni giorno alla sua pasticceria per ordinare il solito cappuccino e muffin ai mirtilli. Per April quell’uomo che le fa una corte serrata rappresenta una vera incognita in quanto, dietro le sue battute a doppio senso, sembra anche intenzionato a scoprire quale sia il demone che attanaglia il suo cuore e pare riuscire a leggerla dentro, come solo Matt sapeva fare. Ma April non ha alcuna intenzione di consentirgli di scalfire la sua armatura, non vuole più aprire il suo cuore a nessuno con il rischio, poi, che venga di nuovo ridotto a brandelli. Ma cosa succede se il sindaco della città per la festa di Natale decide di farli collaborare insieme? Il cibo e i fiori devono costituire un fil rouge , un’amalgama perfetta , ma per la buona riuscita della festa occorre che April seppellisca l’ascia di guerra e riesca a tenere a bada il caos emotivo che Ryan le provoca. E lui cosa pensa di quella pasticcera così restia a lasciarsi andare? Ryan , la prima volta che è entrato nella pasticceria, è rimasto folgorato dai suoi capelli rossi che fanno risaltare ancora di più i suoi occhi azzurri e il suo incarnato di porcellana. Ha, però, subito letto dietro il suo sguardo algido tanta tristezza e soprattutto un grande muro di diffidenza, difficile da abbattere. Ryan non è però un tipo che si arrende alla prima difficoltà. Anche lui , come April, è un’anima spezzata ma , a differenza di quest’ultima, ha deciso di fronteggiare a viso aperto il dolore e il senso di colpa che gli fanno compagnia.

Ryan è convinto che l’ironia sia l’unica cosa che ci tiene in equilibrio in una vita sempre di corsa. Riuscirà “mister cadrai ai miei piedi” a farsi strada tra le crepe dell’armatura della sua pasticcera preferita? O avrà bisogno di un aiuto proveniente dall’alto? E se questo aiuto provvidenziale provenisse proprio da Matt? Ed eccolo il colpo magistrale introdotto dalla scrittrice per rendere la sua storia più interessante: l’intervento di tre fantasmi, quello del passato, del presente e del futuro, i quali, proprio come nella celebre favola di Dickens, avranno il compito di accompagnare April in quello che viene definito un percorso di riabilitazione all’amore. Tre fantasmi dispettosi,irriverenti e generosi tenteranno di fare capire ad April quanto il suo trascinarsi in una vita non vita stia provocando dolore non solo a se stessa ma anche a chi le sta accanto! Saranno in grado di fare crollare tutte le giustificazioni che si era ripetuta fino ad allora ? E se il suo Matt avesse in serbo per lei un ultimo regalo prima di dirle definitivamente addio? Una storia toccante e struggente dove è possibile scorgere tra le sue righe un messaggio importante: ai colpi beffardi della vita occorre non chiudersi a riccio, ma aprire sempre e comunque il proprio cuore all’amore, perché la vita è una incognita ma vale la pena viverla fino in fondo! Una favola resa ancora più magica dall’atmosfera natalizia che rende anche le cose impossibili come possibili!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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