EMPATIA DI IRIS BONETTI

Recensione a cura di Anna Maria.

Titolo: Empatia.
Autrice: Iris Bonetti.
Genere: Thriller/ Fantasy.
Pagine: 400.
Editore: Iris Bonetti, 16 giugno 2019.
Formati disponibili:Kindle 3,20€/ Cartaceo 14,86€.
Trama:

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Un giovane neuro-biologo è in procinto di scoprire una cura efficace a uno tra i più diffusi deficit neurologici del pianeta, quando la sua ricerca rischia di vanificare il progetto di una segreta e potente organizzazione volta alla creazione di un micidiale virus mai concepito prima, che mira al controllo dell’umanità. L’incontro tra lo scienziato e una giovane donna svelerà un ambizioso scenario di ricerca scientifica, contrapposto all’orrido piano manovrato dalla potente lobby. Due ricerche rivoluzionarie, condotte senza esclusione di colpi, motivate da due scopi opposti: la supremazia da un lato e la ricerca dell’empatia dall’altro. In questo libro di esordio di Iris Bonetti, s’intrecciano possibili traguardi della scienza e gli oscuri volti della mente. La trama porterà il lettore a interrogarsi sul destino dell’uomo e sui propri confini. L’orrore s’intreccerà al bene più profondo e la luce proverà a illuminare i lati più cupi del genere umano.

Giudizio:

È difficile definire questo romanzo semplicemente un thriller perché in esso Iris Bonetti ha fatto confluire elementi propri di altri generi, quali quelli del romance, del fantasy e persino del distopico. Ha saputo dare vita ad una trama articolata in cui si intersecano storie e personaggi diversi, ma ognuna di esse risulta perfettamente legata a quelle che sono le due parole chiave di questa storia: Empatia e Utopia. La prima deriva dal greco “en” che significa dentro e “pathos” che invece significa sentimento o sofferenza. L’ empatia è la sola parola che riesce a dare una spiegazione scientifica ad un altro sentimento irrazionale e inspiegabile, come l’Amore, inteso come il desiderio di “prendersi cura dell’altro”. È difficile trovare negli esseri umani questa propensione empatica che li spinga a vedere il bello e il buono dove apparentemente pare non esserci. È un “dono” di cui beneficiano in pochi. Uno di essi è proprio Sara, una giovane donna di origine italiana che, dopo la morte della famiglia in un terribile incidente stradale, si è trasferita in America e lavora come insegnante di equitazione in un ranch il cui proprietario Jacob Bates, in memoria di sua moglie Claire, ha deciso di partecipare ad un progetto regionale per far diventare il suo ranch un centro sperimentale per lo studio dei benefici apportati dall’ippoterapia sui bambini affetti da autismo. Quelli che vengono chiamati “i figli delle fate” ” perché il loro universo è inespugnabile e poetico allo stesso tempo, fragile e diafano e per i più irraggiungibile”. Ma non per Sara che invece stringe un legame speciale con uno di questi bambini:Gabriel. Lei riesce ad arrivare al suo cuore, ad ascoltare i suoi silenzi, a comunicare con i gesti e le emozioni. Sara diventa per quel bambino “la sua amica blu” capace di seguirlo nel cuore e nei pensieri. Non molto distante da Sara, anche qualcun altro sta pensando a trovare una cura che potrebbe consentire proprio alle persone autistiche di aprire il loro mondo non solo alle poche persone speciali in grado di arrivarvi. Si tratta del neuro-biologo belga Marc Janssens che con la sua equipe, dopo mesi di ricerca vissuti in apnea e tentativi falliti, sembra essere riuscito a trovare la cura giusta da poter sperimentare sull’uomo, visti gli effetti positivi sui roditori. Peccato che qualcuno, nascosto nell’ombra, sembra essere interessato alla sua ricerca e assolutamente intenzionato ad impedirgli che riceva l’ok per la sperimentazione sull’uomo e che la sua scoperta si trasformi in un farmaco. Se Marc, lo scienziato capace di ridurre a molecole e formule scientifiche persino i sentimenti, vuole con la sua ricerca apportare miglioramenti e benefici, interessi e scopi diversi muovono la potente organizzazione criminale intenzionata ad usare ogni mezzo, pur di riuscire a creare artificialmente un nuovo virus capace di controllare la mente umana. La scoperta di Marc va dunque eliminata, in quanto potrebbe vanificare l’efficacia del patogeno a cui stavano lavorando. Marc e la sua equipe vanno fermati! Ma è proprio il suo studio sui bambini autistici che consente a Marc di conoscere Sara, quella ragazza che, grazie al suo inconsapevole “dono”, riesce a farsi strada nel suo cuore e soprattutto a fargli vedere il mondo con i suoi occhi. Entrare nel suo universo e constatare di persona la speciale empatia che Sara riesce a creare con qualsiasi essere vivente, permette a Marc di ideare una soluzione , forse,”folle”, ma l’unica capace di contrastare il malefico progetto criminale. Riuscirà Marc a trovare il modo per dare vita ad una utopica realtà oppure la sua resterà una chimera irrealizzabile? In questa complessa e intricata matassa, Iris Bonetti ha anche aggiunto un lato inquietante, ovvero entrare persino nei meandri della mente disturbata di un serial killer che zittisce i suoi demoni e appaga il suo istinto, quando trova i suoi giocattoli ideali: dei bambini fragili e indifesi. Questo tassello che può inizialmente apparire fuori contesto, si rivela invece anch’esso fondamentale per la composizione del puzzle finale!

Una storia non semplice, ma avvincente, dove la Bonetti dimostra competenza in merito all’aspetto scientifico e accuratezza nell’analisi psicologica di ogni personaggio. Alcune scene descritte sono un pugno nello stomaco in quanto è impossibile accettare qualsiasi forma di violenza sui bambini e restare indifferenti. Nonostante le sue 400 pagine si legge velocemente coinvolti dal ritmo adrenalinico che porta verso un finale “utopistico”. È possibile avere una realtà in cui esista un solo interesse, ovvero quello di prendersi cura dell’altro in modo incondizionato? Chissà se la risposta risiede davvero nella parola “Empatia”!!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

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