Ecco una nuova recensione di Anna Maria.
Titolo: Cuore di ghepardo ( Collana Passione).
Autrice: Mathilda Blake.
Genere: Romance Storico.
Pagine: 212.
Editore: Mondadori, 7 agosto 2021.
Formati disponibili: Kindle 2,99€/ Cartaceo 5,99€.
Trama:

Cresciuta a stretto contatto con gli animali, Eva van der Meer è una ragazza impulsiva e selvaggia, che lavora presso lo zoo di Amsterdam e che odia la caccia più di ogni altra cosa. Quando lo zoo ingaggia un cacciatore per catturare una coppia di ghepardi con i quali poter avviare un progetto di conservazione della specie, Eva proprio non capisce perché affidare a lei l’incarico di fargli da guida turistica in città. Duke von Lionberger , detto il duca, si rivela un uomo molto diverso da ciò lei aveva in mente e tra i due l’attrazione prende il sopravvento. Ma quando Eva si ritroverà per errore sulla nave che sta riportando in Africa il duca, capirà che le loro avventure insieme sono appena all’inizio.
Giudizio:

Eva van der Meer , figlia del bibliotecario dello zoo di Amsterdam, è cresciuta a “pane e Darwin” trascorrendo la sua infanzia e adolescenza tra libri di biologia, trattati di etologia e osservazioni degli animali presenti nel Natura Artis Magistra. Suo padre le ha trasmesso il suo amore viscerale per gli animali e lei quelli dello zoo li conosce ad uno ad uno, in quanto sono stati i suoi compagni di gioco e di fantasia. Suo padre le ha anche insegnato a considerare ogni essere vivente , come una meraviglia della Creazione, soprattutto se minacciato dalla sete di onnipotenza e dall’egoismo umano. Eva aborre pertanto la caccia in quanto la considera l’espressione della convinzione dell’uomo di essere il padrone del mondo e anche la principale causa della scomparsa dalla faccia della terra di alcune specie, come il quagga, un incrocio tra zebra e cavallo. E lo stesso rischio lo stanno correndo anche i ghepardi! Inutile è il suo lavoro nello zoo per aiutare gli animali che portano i segni dello scempio umano! Eva si sente delusa e amareggiata, in quanto è una donna in un ambiente lavorativo prettamente maschile. Lei rappresenta, infatti, una fastidiosa spina nel fianco, la cui presenza è tollerata solo perché era la figlia di uno dei comproprietari della società zoologica e della biblioteca, una condizione che le assicura il posto di lavoro e una certa tranquillità economica. “Ma restava pur sempre una donna!” E soprattutto Eva si è sempre sentita diversa anche per il suo aspetto fisico. Lei, diversamente da tutti gli olandesi con capelli biondi e lisci, come quelli ritratti da Vermeer nei suoi dipinti, ha , invece, i capelli rossi, grossi quanto i crini di un cavallo da tiro e per giunta ondulati. Eva anela che le sue idee sugli animali siano finalmente considerate e non più ignorate! L’occasione sembra pioverle dal cielo, anche se si tratta di una impresa ardua per lei, in quanto ciò che le viene chiesto dalla proprietà dello zoo è di essere una “sofisticata e irrinunciabile” guida turistica per il duca, o più precisamente per Duke von Lionberger, l’uomo a cui lo zoo ha commissionato la cattura di una coppia di ghepardi. Fare la guida ad un cacciatore? Andava contro tutti i suoi principi! E poi come può lei rendersi disponibile e desiderabile, lei che non ha mai dato importanza al suo aspetto fisico? Ma per compiacere l’anziano proprietario dello zoo deve dunque trasformarsi in una ragazza civettuola e fare la guida turistica di un cacciatore, un uomo che le appare subito come indisponente, arrogante e soprattutto dai modi volgari. Certo non resta indifferente alla sua prestanza fisica, al suo indiscutibile fascino e alle sue iridi blu che si incatenano alle sue, ma il suo carattere sfrontato, il suo tono canzonatorio, il suo lavoro e infine quella fede che porta al dito sono tutti i segnali per Eva di tenersi alla larga e di non permettergli di metterle soggezione. “Quella ragazza era una rossa, con una massa di capelli impossibili, bella, ma non era il tipo che lo solleticava. In realtà nessun tipo lo solleticava ultimamente..” Duke è un uomo in lotta con la sua coscienza dopo quanto è accaduto a suo fratello e quella fede che porta è lì per ricordargli di stare alla larga dalle donne, se non per soddisfare certe esigenze, ma soprattutto è lì per ricordargli di non commettere lo stesso errore. Entrambi hanno gli stessi propositi, ma allora quale nome dare a quelle strane sensazioni che agitano i loro animi dopo il bacio galeotto che si sono scambiati? E come se non bastasse, si ritrovano per uno strano scherzo del destino sulla nave “Macchiavelli” che li porta entrambi dall’altra parte dell’emisfero, in Africa meridionale, dove Eva scoprirà che Duke von Lionberger è un “duca apparentemente senza titolo, un marito apparentemente senza moglie, un cacciatore apparentemente senza prede”. Una crescente curiosità e un insistente sfarfallio sono le sensazioni che accompagnano Eva, la rossa dalla lingua tagliente. E Duke, l’uomo abituato a nascondere le proprie emozioni dietro la sua barba, riuscirà a zittire quella petulante ma bellissima bibliotecaria che ama coccolare leonesse e parlare di tulipani? Un finale ricco di colpi di scena che infiammerà e intenerirà il cuore del lettore, al pari di quello dei protagonisti!

Un romanzo dove l’amore per gli animali i quali, a differenza degli uomini, sono più fragili di fronte ai cambiamenti del mondo e al progesso, è il protagonista assoluto!! Un romanzo dove apprenderemo peculiarità non solo su alcune specie animali ma anche su una città come Amsterdam o una terra selvaggia ma unica come l’Africa! E poi ci sono loro: Eva e Duke, due anime solo in apparenza agli antipodi, ma che si rivelano assolutamente e perfettamente affini!!

Stelle: 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️