Ed ecco Anna Maria in questo con un fantasy, siete pronti?
Titolo: Ghost Hunters – Il villaggio maledetto – ( vol.1)
Autore: Dominik G. Cua.
Genere: Dark Fantasy Paranormale.
Pagine: 455.
Editore:Self Publishing, 1 ottobre 2020.
Formati disponibili: Kindle 2,99€
Kindle Unlimited 0,00€
Cartaceo 13,00€.
Trama:

Irlanda, anno 1450. All’interno dei boschi del monte Carrantuohill , nella contea di Kerry, sorge un piccolo villaggio senza nome che conta poche centinaia di abitanti. La gente conduce una vita tranquilla e pacifica, del tutto ignara dell’esistenza di un oscuro segreto che si cela nelle profondità di una vecchia cripta in cui nessuno mette piede da innumerevoli anni. E quando tre giovani donne a conoscenza di tale segreto giungono alle porte del villaggio, cominciano a verificarsi strani avvenimenti: la notte porta con sé fitti manti di nebbia al cui interno si muovono ombre sinistre, gli animali del bosco spariscono nel nulla e la gente inizia a morire nei modi più spaventosi e incomprensibili, tanto da far sospettare che il villaggio sia caduto vittima della stregoneria. Chi sono quelle donne? E cosa si nasconde all’interno della cripta?
Giudizio:

Voglio iniziare questa mia recensione partendo da due frasi estrapolate dal romanzo: ” Chiunque si sia avvicinato in quel posto da allora, non ha mai fatto ritorno”. ” Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”. Entrambe le citazioni, compresa quella dell’inferno dantesco, si riferiscono ad un villaggio senza nome, ai piedi della montagna Carrantouhill, nella contea del Kerry, colpito da ormai cinquecento anni da una terribile maledizione. Una maledizione scatenata dall’avidità di potere di uno spietato stregone e da tre sorelle. Beatrice, Viviana e Matilde, questi i nomi delle protagoniste della prima parte del romanzo. Tre sorelle dall’aspetto serafico e innocuo che celano in realtà un animo malefico e un unico desiderio di portare a termine la loro missione! Mai farsi ingannare dalle apparenze! Questo è l’errore più grande commesso da molti abitanti del villaggio: lasciarsi abbindolare dal loro aspetto mite concedendo così ad esse una fiducia che si rivelerà poi mal riposta. Ma quale lo scopo delle loro azioni? Cosa vogliono e perché proprio in quel luogo? Un villaggio, quello descritto dal nostro autore, dove, per via della collocazione temporale fatta nella prima parte, hanno enorme importanza parole come superstizione, leggenda, stregoneria. Saranno queste la chiave sia per dipanare i notevoli dubbi che ci sorgeranno nel corso della lettura, sia per spiegare il perché di determinati gesti, reazioni o riti compiuti. Siamo in Irlanda, nel 1450, un periodo in cui chiunque non seguisse lo stesso credo religioso o fosse sospettato di qualche atteggiamento strano o non conforme alla massa veniva facilmente e arbitrariamente considerato come “eretico” o addirittura etichettato come ” strega” e “stregone”. E sappiamo bene quale era la sorte per essi prevista: il rogo! Per sfuggire ad una morte così atroce, spesso, donne come la Roisin di questo romanzo, celavano i loro poteri soprannaturali, come ad esempio quello dei sogni premonitori. ” Una luna color cremisi, una pioggia grondante di sangue, una misteriosa figura in lontananza”. Sogni che, se ascoltati, magari, avrebbero risparmiato la morte di tanti innocenti. Indizi o sospetti che, se non ignorati, avrebbero evitato una maledizione assurda, scatenata per avidità, custodita gelosamente per ben cinquecento anni e pronta a seminare ancora caos e morte nel mondo. Nessuno può spezzarla? Blake, Ashling, Allan e Erin, questi sono i nomi dei quattro temerari ed incoscienti “acchiappafantasmi”che tenteranno di riuscire nell’impresa in cui altri avevano fallito. Facendo un grosso salto temporale, lo scrittore ci porta fino ai giorni nostri per farci scoprire se ci potrà mai essere qualcuno capace di porre fine alla maledizione che tre sorelle hanno innescato in un villaggio tranquillo prima del loro arrivo. Ci sarà mai la parola fine? Una storia complessa dove si susseguono, intersecandosi, diverse vicende che affondano le loro radici in sentimenti quali l’odio, l’avidità, la vendetta. Tanti i personaggi, ben caratterizzati. Precise le descrizioni ambientali. La nota stonata è data dal ritmo narrativo troppo lento e in alcuni momenti troppo prolisso. Confesso di essermi, in alcuni momenti, persa nella lettura. È dunque oggettivamente un fantasy paranormale ben scritto ma non è riuscito a coinvolgermi fino in fondo.

Stelle: 3 ⭐️⭐️⭐️