
Titolo: Sigari cubani.
Scrittrice: Adriana Fabozzi.
Genere: narrativa.
Pagine: 200.
Edito: Gruppo Albatros il Filo,2019.
Prezzo kindle : 6,64 €
Prezzo copertina flessibile: 10,96 €
Trama:

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Ogni mattina ,intorno alle 8:30,il rituale di Asia è sempre lo stesso: afferra il telefono e guarda il messaggio di buongiorno del suo fidanzato Lorenzo. Quella della giovane Asia è un’esistenza prevedibile e scontata ,con la sua mania di perfezione e il desiderio di stabilità…..ma cosa può succedere quando il guscio perfetto che si è costruita si scontra con un mondo fatto di bugie e tradimenti? Il suo bisogno di sapere cosa c’è al di là della ragione ,di lasciarsi andare ,di perdere il controllo ,di fare qualcosa di sbagliato ,a un certo punto prende il sopravvento,e si ritrova a indossare la maschera dell’inganno ,come fanno tante persone attorno a lei.Da quel momento inizia un periodo turbolento in cui è divorata dai sensi di colpa,finché un uomo infedele e senza scrupoli,le farà aprire gli occhi sulla direzione da intraprendere nella sua vita. A volte è necessario perdere di vista per un attimo i valori più importanti per poi ritrovarli più forti di prima,riuscendo ad accettarsi per come si è ,con tutte le sue imperfezioni: ” ho immaginato un luogo dove non ci sia il silenzio,dove non ci sia la menzogna,ma la verità,dove non ci siano maschere ,ma volti ,dove non ci siano fantasmi ,ma persone che camminano a testa alta guardandosi negli occhi senza timori e senza doversi nascondere.”
Giudizio:

Quando ho terminato di leggere questo romanzo di Adriana Fabozzi,il mio primo pensiero è andato ad un classico della narrativa italiana:Uno ,nessuno,centomila di Luigi Pirandello dove lo scrittore sottolineava drammaticamente come la realtà in cui si vive,è fatta di tante maschere e pochi volti; di come ognuno di noi spesso interpreta un ruolo che gli viene imposto dalla società,dalla propria famiglia o semplicemente da sé stesso .Ognuno indossa una maschera “protettiva” per impedire di rivelare agli altri il proprio vero Io!! E il tema delle maschere torna prepotentemente in questo romanzo,diventano una costante,l’amara presa di coscienza a cui giunge la protagonista di questo romanzo. Asia è la classica “brava” ragazza ,coi piedi ben saldati per terra,ancorata alle sue due certezze: avrebbe insegnato matematica all’università e sposato il suo decennale fidanzato Lorenzo.

Per Asia ,la sua vita è paragonabile alla matematica :una scienza perfetta ,senza incognite,senza imprevisti una vita dunque dove tutto doveva rientrare sotto il suo maniacale “controllo”.Ma nella sua vita c’è purtroppo qualcosa che “miss perfettina” non riesce proprio a gestire e sono i suoi attacchi di panico ,il suo tallone d’Achille,segno tangibile di come nonostante i suoi sforzi di apparire perfetta e sicura,in realtà cela dentro di sé un mondo parallelo,fatto di dubbi,paure e incertezze,gli stessi che accomunano ogni povero comune mortale.E la povera Asia vede vacillare e pian piano sgretolarsi dinanzi ai suoi occhi,tutte le sue certezze quando ,dapprima con l’inganno e poi volontariamente ,entra in un locale ,il “Poseidon” dove regnano incontrastate lusso,trasgressione,menzogne e lussuria;un mondo di finzione lontano anni luce dal suo,un mondo dal quale viene però affascinata e sedotta . Insomma ,per la prima volta,nella sua vita,Asia si concede il lusso di “sbagliare” ,di trasgredire alle sue ferree regole.Ma quel suo sbaglio ,quella sua trasgressione le consente di capire che in fondo anche lei,come gli altri,non è assolutamente perfetta,anche lei forse indossa una maschera e che aveva ragione la sua saggia nonna Conny ,quando le ripeteva che ” La vita è tutt’altro che perfetta,riserva milioni di imprevisti,e proprio quando meno te l’aspetti …..ti fa Bum! È lecito dunque anche sbagliare,deragliare dal proprio cammino ;l’importante è prenderne atto,recuperando quei valori come sincerità,dignità e lealtà che si possono anche perdere di vista ma di cui è necessario riappropriarsi.Questa è la lezione che Asia apprende in merito alla sua vita “imperfetta” ma priva di “maschere” ;questo è l’insegnamento che essa stessa tramanda alla sua nipotina e questo è il messaggio che la scrittrice lascia al suo lettore.Una scrittura frizzante,ironica e introspettiva,una trama però che si comprende “realmente” solo al termine del romanzo stesso.

Stelle: 4 stelle